Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
27 gennaio è la giornata internazionale della Memoria.
Per ricordare qualcosa bisogna prima averla conosciuta e appresa.
Non esiste Memoria di quello che non si sa.
La storia di noi donne è poco, troppo poco conosciuta, documentata e valorizzata.
In particolare in questa giornata da questo piccolo e prezioso Spazio Donna rivolgiamo un invito a raccogliere e diffondere testimonianze, esperienze, particolarità del vivere femminile ignorato e sommerso in un generico sapere indifferenziato.
La storia scritta oggi sarà la Memoria di domani necessaria soprattutto per le generazioni che stanno emergendo; intanto possiamo leggere in biblioteche e in rete quello che già esiste su noi donne, per esempio sulla condizione particolare delle donne nei campi di concentramento nazisti.
In quell’orrendo sterminio pensato da uomini per uomini, abbiamo testimonianza dell’esistenza di una realtà femminile in solidarietà che ha permesso a molte di sopravvivere e documentare le loro esigenze particolari. Le donne con i loro corpi femminili, alcune erano incinte, con bambini piccoli magari da allattare, giovani donne mestruate, donne sulle quali medici nazisti facevano esperimenti, donne violentate.
Matilde Baroni, Paola Magli e collaboratrici
Note:
https://www.youtube.com › watch
Andra e Tatiana Bucci sopravvissute alla Shoah - YouTube
https://it.wikipedia.org/wiki/Campo_di_concentramento_di_Ravensbr%C3%BCck
http://www.informareunh.it/lolocausto-delle-donne-non-conformi-o-inutili/