Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Tutti conoscono la leggenda del merlo e di gennaio ed io la ribalto nel colore nel senso che voglio, come merlo, restare “bianco”.
Ho una certa difficoltà a cambiare aspetto e poi questo nome ”giorni della merla”, mi fa venire in mente una piccolissima deviazione con il cambio dell’ultima sillaba con la terza delle preposizioni che si cantilenavano alle elementari.
Si capisce facilmente ma la preciso: “i giorni della merda”, che purtroppo non sono tre ma decine e decine da un po’ di tempo ad oggi e si sono acutizzati in questi che stiamo vivendo, in tutti i campi: mondiali, nazionali, locali e privati.
Che ognuno porti il colore con il quale è nato!