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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
COMITATO PER LA DIFESA DI COLTANO (PARCO MSRM)
LA BOZZA DEL PIANO INTEGRATO CONTRADDICE LE INDICAZIONI DELL’EUROPA E METTE A RISCHIO COLTANO.

4/2/2023 - 12:33

       COMITATO PER LA DIFESA DI COLTANO (PARCO MSRM)

 
LA BOZZA DEL PIANO INTEGRATO CONTRADDICE LE INDICAZIONI DELL’EUROPA E METTE A RISCHIO COLTANO.  SI CAMBI!
NE DISCUTANO ANCHE I CANDIDATI SINDACI
 
Il New Green Deal Europeo si è fermato ai confini dal Parco! Mentre la strategia dell’Unione Europea sulla biodiversità raccomanda entro il 2030 di estendere al 30% del territorio terrestre e marino le Aree Protette, ossia di raddoppiare il territorio attualmente tutelato, il Parco regionale di MSRM sceglie di ridurre la sua estensione tutelata e di regalare alla urbanistica dei comuni aree appetitose per la speculazione.  
La cartografia precisa non è stata resa nota, ma secondo quanto si è appreso alla presentazione della bozza, il nuovo Piano Integrato prevede la trasformazione della gran parte delle attuali “aree esterne” in “aree contigue”. Anche Coltano, così come le aree boscate retrostanti gli abitati del litorale, risulta area contigua, e si parla in tutto di circa 9000 ha (a fronte dei 23000 del parco). Fu questo, all’epoca, un artificio formale per consentirvi la caccia, lasciando intatte e vigenti tutte le normative di tutela.
Oggi, nonostante che il parco abbia piena competenza urbanistica ed edilizia anche su queste aree, nella bozza del Piano Integrato si propone che le aree interne si amplino di 3.000ha ma che oltre 6.000ha di aree preziose diventino “contigue”: dal punto di vista urbanistico esse saranno soggette ai Comuni, con il Parco che “detta direttive” e/o prescrizioni, e vi si potrà praticare la caccia.
Non è difficile immaginare che in queste aree a tutela inferiore, collocate in contesti di intensa urbanizzazione, le già forti pressioni speculative sarebbero ancora più difficili da contenere, visto che si fa passare il messaggio che vincoli e protezioni possano essere stracciati o alleggeriti. Nei fatti, inoltre, questa decisione diminuirebbe di circa 6000ha il territorio del parco, in netto contrasto con le indicazioni dell’Europa che chiede di estendere le aree protette. Giova ricordare che, al momento della sua istituzione, i confini del parco vennero tracciati su precise basi storiche, colturali e naturalistiche; ragioni per cui la sua integrità territoriale deve essere preservata.
La situazione appare ancora più rischiosa per Coltano, zona della quale non è chiaro il destino.  E, nella situazione in cui il macigno della costruzione della base militare è sospeso ma non scongiurato, la sua eventuale collocazione, anche parziale, in una area contigua aprirebbe spiragli per nulla rassicuranti.
Per tutte queste ragioni, dalle direttive dell’Europa, alla preservazione dell’integrità territoriale del parco, alla tutela di Coltano, chiediamo che il Parco di MSRM riveda la bozza di PIP e non rinunci ad esercitare i suoi poteri su parti preziose del suo territorio, senza procedere ad assurde e non richieste automutilazioni.
Facciamo appello per una battaglia comune a tutte le associazioni ambientaliste, e chiediamo che il tema venga affrontato anche dai candidati sindaci. Solo con una discussione larga, informata e trasparente si può rilanciare la mission del parco quale presidio di tutela ambientale e condizione primaria della sopravvivenza del nostro pianeta.
 
 

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