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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Michele Magno (a cura di Bruno Baglini, red VdS)
Ho mandato a Conte una copia del saggio di Mounier sulla pace

9/2/2023 - 18:51


Ho mandato a Conte una copia del saggio di Mounier sulla pace

Nell'ottobre del 1939, Emmanuel Mounier pubblicò sulla rivista Esprit un saggio intitolato Les Chrétiens devant le problème de la paix. Edito per la prima volta in Italia nel 1958, è stato appena ristampato da Castelvecchi (I cristiani e la pace, introduzione di Stefano Ceccanti).

Merita di essere riepilogato brevemente il suo contesto, perché «de Ucraina fabula narratur». Il 29 settembre 1938 Hitler incontrò a Monaco il premier inglese Neville Chamberlain, il primo ministro francese Édouard Daladier e Benito Mussolini. Il mattino seguente firmarono un accordo che permetteva all'esercito tedesco di completare l'occupazione della regione dei Sudeti.

Gran Bretagna e Francia comunicarono al governo cecoslovacco che poteva resistere da solo all'invasione nazista o arrendersi e accettare l'accordo.

Abbandonata dai suoi alleati, la Cecoslovacchia gettò la spugna rapidamente. Al loro ritorno in patria, Chamberlain e Daladier furono accolti da folle esultanti, convinte che era stato evitato un conflitto militare disastroso con il Terzo Reich e di avere placato le sue ambizioni egemoniche in Europa. Nel marzo del 1939 Hitler ruppe l'accordo annettendosi l'intera Boemia e la Moravia.

Con una palese allusione al «tradimento di Monaco», il filosofo del «personalismo comunitario» scrive: «Questo pacifismo, nel settembre del 1938 non aveva a cuore la giustizia dei Sudeti, né quella dei Cechi, né quella dei Trattati, né quella delle loro vittime, né l'ingiustizia della guerra, ma aveva una sola ossessione: che non si interrompessero i suoi sogni di pensionato. La pace è compromessa non solo dai guerrafondai ma anche dagli imbelli. È forse questo il comportamento che si addice ai fedeli di una religione la cui pietra angolare è costituita da un Dio fattosi uomo sulla terra?».

PS. Ho inviato una copia del saggio a Giuseppe Conte, devoto di Padre Pio.




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