...ti scrivo questo mio commento per farti contenta di avere trovato uno sbaglio(quale?) in un mio scritto e mi fai passare da poco "erudito"!
lo sbaglio non c'è, leggi bene prima di professorare, sì io i vocaboli me li creo a comodo, Rosa rosarum rosa l'ho tradotto "La rosa delle rose alla Rosa " e non "della rosa". Certo c'è stata una dimenticanza, una svista, una piccola sciocchezza il non avere scritto singolare al gen., ma io pensavo al risultato che doveva essere un omaggio alla scrittrice dei precedenti commenti, Rosa, alla quale volevo dedicare una Rosa speciale, la più speciale fra le rose.
Poi il proverbio era per me, vado in bicicletta e ricordo il latino!

cara Rosa rallegrati i proverbi i modi di dire non sempre hanno ragione. "Il latino, come andare in bicicletta una volta imparato non si dimentica più": errore, io andavo benissimo in giro dappetutto in bicicletta e ad un certo punto (e non avevo la sindrome di nessuno e nulla di simile) ho cominciato a non andarci più bene a non stare bene in equilibrio e ho dovuto smettere. E così il latino.
La memoria dell'amico e non solo la tua o la mia con un esempio semplice cara Rosa. Il genitivo di ROSA è ROSAE e non ROSARUM (confrontare in rete) che è il genitivo di ROSAE cioè il plurale. Ma ricordare tutto questo non è importante secondo me. Invece una cosa su cui mi fecero riflettere insegandomi il latino era che di infinite parole della prima declinazione quando fecero la grammatica latina scelsero la parola ROSA.
Non è bellissimo? ROSA è il nome di un fiore molto diffuso e amato, il nome di un colore e di persona. Meno nozioni e più concetti? credo che i concetti durino nella memoria più a lungo.
Ciaociao Rosa, ora mi vado a sentire da You Tube la vie en rose
chissà se me ne ricordo qualche parola? ma la voce della grande cantante non l'ho dimenticata.

Sono una marziana che si è sorbita l'esame d'ammissione, l'ultimo anno che è stato necessari per accedere alla Scuola Media...e lì ho iniziato le declinazioni su quei quadernoni grandi appositamente studiati per la grammatica latina...però a differenza tua, lo ricordo poco anche se poi l'ho proseguito alle Magistrali...e anche lì sono stata tartassata dall'esame di maturità, l'ultimo della serie con tutte quante le materie!
L'amore per lo studio è sempre stato grande e, a differenza di altre coetanee o ragazze moderne, avrei desiderato non essere bella o sexi, ma bravissima a scuola...invece sono sempre stata mediamente capace ma caparbia, tenace...soprattutto ho usato soltanto la farina del mio sacco come diceva la mia cara maestra, per realizzare i miei sogni...senza raccomandazioni o aiuti esterni!

Rosa rosarum rosa.
Il latino è come andare in bicicletta: una volta imparato non si dimentica più! Alle medie, settant’anni fa, si imparava prima di tutto la declinazione dei nomi, nominativo, genitivo, dativo eccetera, e Rosa (nom.) era rosarum al gen. e di nuovo rosa al dat., perciò il titolo (la rosa delle rose alla rosa) si addice ai nostri commenti che, anche senza profumo e con qualche spina, fanno un bel mazzo di fiori per cercar di rendere allegro questo giornale specialmente nella f.d.g che, da foto del giorno, non deve diventare f.d.g. = foto da giudicare.
Un’ultima cosa, poi si passerà ad una nuova foto: il verso della canzone era quello, ma sotto ho scritto che “non eri tu” ma io, cambiando i colori tanto da “spengere” il sole.

L’alone c’è sempre, non si vede, ma c’è… ci deve essere come quello di mistero per sapere chi sei.

Io che spengo il sole? Non sia mai! La canzone la ricordo eccome, fa parte del repertorio della mia adolescenza quando tremavo alla sola vista del mio prescelto (ma lui non lo sapeva) e speravo tanto che si accorgesse di me...sono rimasta romantica e sentimentale..non è mai cresciuta quella fanciulla che vive dentro di me e si emoziona anche soltanto per un'alba o un tramonto!

Il misterioso alone intorno al sole lo trovo ancora più conturbante...puoi delucidarmi?

Io in quella forma che tu dici essere una cornacchia non ci ravviso nulla...non mi mandare a quel paese però...notte notte a domani!