Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
LA MALEDUCAZIONE CIVICA DI CONTE
“Madamina, il catalogo è questo”: 120 miliardi di euro il costo per lo Stato dei bonus edilizi, dei quali circa 72 per il Superbonus 110%. Una spesa enorme quanto due finanziarie, che dovremo pagare tutti per coprire il buco fiscale dovuto alla “restituzione”, sotto forma di credito d’imposta, delle spese sostenute dai proprietari degli immobili per ristrutturare le loro case, spese maggiorate del 10% elargito graziosamente come incentivo. 72 miliardi che sono serviti a ristrutturare, a spese di tutti, solo 372mila alloggi su un patrimonio edilizio privato che ammonta ad oltre 12milioni di immobili. Una spesa esorbitante solo per sistemare gratuitamente il 3,1% degli edifici. Una media di 193milioni di euro per unità immobiliare. Prima ancora che una legge di straordinaria follia ideologica, che nessuno riuscì a fermare perché in quel Parlamento sedevano ben 300 parlamentari del M5S che tenevano sotto scacco qualunque maggioranza, anche un principiante di buon senso capirebbe che si tratta del classico affare di “Maria calzetta”, una faccenda nella quale è più la spesa che l’impresa. Questo al netto delle truffe accertate fino ad ora, per circa 4,4miliardi di euro e soprattutto per la distorsione del mercato che ha prodotto. Che resterà nella crescita ingiustificata dei prezzi dei materiali e dei costi aziendali che, trattandosi di lavori che sarebbero stati “rimborsati” al 100%, col sovra più del 10% in regalo, hanno determinato una impennata dei preventivi di spesa. Tanto, hanno pensato, pagherà Pantalone. Infatti il principale responsabile di questo disastro, Giuseppe Conte, difronte alle contestazioni sui conti, che dicevano che il debito per lo Stato ammonterà tra i 2000 e i 1300 euro a testa per ogni cittadino, sia per i pochi che ne hanno goduto, sia per la gran massa che è costretta a subire, ha risposto esplicitando l’abisso di inciviltà istituzionale e sociale dal quale parla. “Non è vero” ha detto “per i cittadini è gratis, sarà lo Stato a pagare”.
Come se lo Stato e le sue risorse non fossero le nostre e il debito prodotto non dovessimo pagarlo noi. Con un aumento delle tasse o, se preferite, con mancati investimenti nella sanità, nella scuola, nei trasporti, con un rinvio al taglio del cuneo fiscale o all’adeguamento delle pensioni.In un paese civile un politico che rispondesse così sarebbe tenuto lontano dal governo della cosa pubblica per i prossimi 150 anni. Invece da noi c’è una quota di analfabeti politico – istituzionali che è passata in un amen dall’apriscatole allo svaligiamento delle casse pubbliche. Tanto mica è roba nostra, ma di un sistema corrotto, questa è l’ideologia che li ha trasformati in volgari estrattori di reddito pubblico. La ciliegina sulla torta è rappresentata dalla commerciabilità dei crediti vantati verso lo Stato. Fino ad un certo punto li hanno venduti alle banche per rientrare prima delle anticipazioni. Poi le banche hanno esaurito la loro capienza fiscale e questi crediti si sono incagliati.Ora si sta cercando di mettere riparo a questo disastro a catena che è stato giustamente interrotto dato che generava ulteriore debito pubblico per 3milioni di euro al mese. Il “buco” c’è e qualcuno dovrà riempirlo. Le soluzioni sono ripieghi speriamo meno dolorosi possibile.
Dire che il Superbonus 110% ha generato una crescita del Pil e più posti di lavoro da la misura di quanto siano fuori di testa questi economisti improvvisati, che fino a ieri contestavano il Pil come misuratore della crescita e oggi ne parlano a sproposito. La crescita italiana nel ’21 e ’22 non è dovuta a questa fake news del M5S. Ne riparleremo.