Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Un anno di guerra. Era il 24 Febbraio 2022, io mi trovavo a Parigi, dove ero stata invitata per partecipare all’Eurogruppo e all’Ecofin. Ricordo lo sgomento e lo sconcerto di tutti i ministri presenti, l'agenda del dibattito immediatamente stravolta per parlare di come reagire davanti a un evento sconvolgente alle porte dell’Europa: le forze militari russe sfondavano il fronte ucraino per dare inizio a quella che il presidente russo Vladimir Putin definì “Operazione miliare speciale”.In quelle ore si discusse dei primi pacchetti di sanzioni economiche e finanziarie, di quali sanzioni avrebbero potuto colpire di più l’economia russa ma anche in quale modo riuscire a proteggere i cittadini europei ed ucraini. All’epoca era lontano il pensiero di una guerra logorante e lunga, né quanti orrori, quanto spargimento di sangue avrebbe portato con sé.
Nessuno aveva messo in conto il livello di atrocità a cui si sarebbe spinto Putin e i suoi mercenari. Le torture, le violenze, i massacri dei civili.La risposta dell’Europa fu immediata, compatta e unita.
Si misero in atto da subito le sanzioni economiche contro la Russia e, man mano che le atrocità aumentavano e che l’indisponibilità di Putin a sedersi a un tavolo negoziale era più evidente, intensificando il sostegno anche militare alla resistenza ucraina per difendere i loro cittadini e i loro territori.
Tutti i leader europei hanno cercato, in questo anno, di riannodare i fili di un dialogo e di un negoziato con la Russia, è fondamentale continuare a farlo e lo faremo. Tuttavia, finché ogni tentativo si scontrerà nella totale indisponibilità a negoziare da parte della Russia, non ci possiamo permettere di abbandonare i cittadini ucraini all’invasione e ai massacri. Non possiamo cedere al principio che uno stato democratico alle porte dell’Unione Europea possa essere impunemente aggredito con l’esercito e i bombardamenti. Farlo significherebbe non solo la resa dell’Ucraina, ma di tutta l’Europa.