Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Attis, dopo le sue avventure amorose con troppe ninfe che le avevano procurato discordie con altri dei, venne aiutato da Zeus nella sua metamorfosi in Pino. Demetra le fece un letto di nutriente humus e le Naiadi ballavano e cantavano sotto i suoi rami. Elios lo coccolava con un tepore leggero e salutare e Attis cresceva alto e robusto consumando suolo sempre più vasto fino ad arrivare alla riva del mare. Poseidone fece ritirare le acque del mare perché ci fosse così più spazio, ma il Pino voleva di più, voleva aria e nessuna altro sarebbe accettato sotto le sue fronde, voleva la supremazia dei sessi e divenne ermafrodito, voleva la luce su tutto il suo enorme lunghissimo corpo e chiese ad Eolo di aiutarlo e il dio dei venti lo accontentò.
Prima una raffica dei suoi più forti elementi, ma niente appagava Attis, poi arrivarono le Furie, poi i Monsoni e finalmente il Caos. Il Pino fu sradicato completamente e le sue radici videro finalmente la luce del sole, ma con il sole venne Ade per riportare Attis nel regno dei morti e a nulla valse il pianto di Persefone.
Ora, in una zona magica del nostro territorio, nel Bosco del Mito, si può ammirare Attuis-Pino che dorme su di un letto di aghi e mostra all’uomo la sua vita e la sua morte, il troppo amore che si è trasformato in dolore.
p.s: la massa delle radici è di circa 4 metri di diametro e l'età del pino più di un secolo.