Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Un altro importante tassello è stato messo dall'associazione Salviamo la Rocca per rendere sempre più vivibile e piacevole l'ambiente di Ripafratta per la comunità.
Il giardino di Villa Danielli Stefanini, centro da molti anni dell'attività dell'associazione e luogo di riferimento per la Festa della Rocca, è stato preso in comodato, sistemato ed arredato con giochi per bambini e tavoli e panche, proseguendo in quel processo di sviluppo per la frazione che si trova al termine della provincia di Pisa e all'inizio di quella di Lucca, la cui posizione non rende certo agevole realizzare le iniziative.
Ovviamente su tutto c'è il recupero della Rocca, uno sforzo immenso che ha mosso i primi passi grazie all'acquisizione fatta dal Comune di San Giuliano con la collaborazione della Regione, ma passo passo, dal negozio di vicinato, alle escursioni turistiche, alla pulizia della Rocca e alla Festa, Salviamo la Rocca dimostra quanto può fare il semplice ma ben guidato volontariato, in grado poi di stimolare la risposta delle amministrazioni.
E a tagliare il nastro dell'inaugurazione del giardino, intitolato ad Antonio Grassotti, uno dei grandi sostenitori dell'associazione spentosi prematuramente, c'erano il sindaco di San Giuliano, Sergio Di Maio, il presidente della Provincia e sindaco di Vecchiano, Massimiliano Angori, l'assessore alla rigenerazione urbana Matteo Cecchelli, accompagnati da Baldassarre Fronte e Francesco Noferi, due dei maggiori responsabili delle iniziative a Ripafratta.
Esposta e benedetta dal Parroco di Ripafratta Sathia Nesan la targa per l'intitolazione ad Antonio.