Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Come sarebbe bello vivere in un paese normale, dove la dignità, l’onore e il senso giusto delle cose fossero ancora le basi fondamentali del vivere civile. In paesi diversi dal nostro, per loro fortuna, chi è ritenuto anche solo in parte responsabile della morte di 79 persone, di cui molti bambini, avrebbe dato le dimissioni un’ora dopo.
Anche se la sua colpa in sede legale può essere ancora ipotizzata o in qualche modo indiretta, in sede politica lo è sicuramente e le dimissioni ne sarebbero la conseguenza diretta. Ma qui siamo in Italia e mentre il mare continua a portare sulla spiagge calabresi i corpi di bambini annegati il governo della Repubblica festeggia con tanto di karaoke per il compleanno di Salvini.
In altri paesi ci sono esempi di dimissioni politiche per reati che nemmeno lo sono, talvolta semplici comportamenti disdicevoli o disonorevoli per chi rappresenta le istituzioni. C'è chi si è dimesso perché è stato accusato di aver copiato la tesi di laurea, chi aveva addebitato ai contribuenti 70 euro per l'acquisto di due film porno e chi ancora ha preso una multa per eccesso di velocità avendo dichiarato che guidava la moglie. Potrebbero sembrare scuse di "poco conto" poiché non siamo abituati a vedere i nostri politici rinunciare all'incarico e alla poltrona per dei motivi così banali, ma all'estero, qualsiasi errore viene punito senza pietà e senza nessuna attenuante.
Se è sicuramente lecito festeggiare un compleanno, il buon senso e il rispetto per le vittime avrebbero dovuto impedire una così evidente lontananza dai sentimenti di dolore espressi non molte ore prime davanti alla popolazione di Cutro con il piglio e la sicumera di avere finalmente trovato il sistema per impedire tutte queste morti: la guerra senza sosta agli scafisti, unici veri responsabili della tragedia, e la loro ricerca spasmodica per tutto il globo terraqueo.
Nemmeno un fiore posto sulle bare, nemmeno una parola ai familiari, nemmeno una piccola gita a vedere quel mare testimone e autore della tragedia. Una freddezza totale, una tragedia trattata come quasi una scocciatura, una formalità senza anima che stride con la comparsata al microfono della festa con Salvini a cantare la canzone di Marinella.
Credo l’abbiano scelta perche è una canzone facile da cantare perché loro sono ben lontani dai valori del suo autore, quel Fabrizio de André poeta degli umili, degli ultimi e degli sfortunati con cui questi dimostrano di non avere proprio niente a che fare.
Il video del duo canterino e spensierato non è stato rubato ma volutamente diffuso da un giornalista notoriamente allineato per far vedere la grande sintonia del centrodestra vista la presenza di tutti i principali rappresentanti del governo con tanto di moglie e/o compagna. Anche una scelta politica quindi, una dimostrazione di compattezza degli alleati per rispondere alle tante evidenze sui loro contrasti.
Per non essere considerato moralista da bar riporto le parole della scrittrice Edith Bruck, sopravvissuta ai campi di sterminio, secondo cui quel karaoke è stato "uno sfregio per le vittime, che tra l’altro continuano a emergere dal mare. Chissà quanti sono davvero i bambini che sono affogati a due passi dalla riva calabrese. Non lo sapremo mai. Vederli cantare e ballare è stato uno spettacolo triste, molto triste.”
Nonostante tutte queste brutte figure, le promesse non mantenute, i grossolani errori di linguaggio e di provvedimenti, l’elettorato della Meloni al momento e secondo gli ultimi sondaggi ancora tiene. Credo che sia la sua figura soprattutto a tenere, una figura carismatica che riesce, almeno per il momento, ad arginare lo scontento inevitabile dei propri elettori per la serie di provvedimenti legislativi che non hanno rispettato il programma originario, quel cambiamento radicale del paese tanto promesso quanto millantato. Una specie di primadonna ancora forte, solo con qualche piccolo segno di declino, cui si perdonano tutti i peccati, una specie di fideismo acritico dei propri elettori che troviamo anche in altri partiti, quando viene meno la ragione e si tende a perdonare anche comportamenti obbiettivamente censurabili.
Similmente a Renzi, di cui dobbiamo riconoscere la grande intelligenza e carisma personale, difficile per chi non ha empatia per lui accettare la sua figura emozionata e scodinzolante alla corte di Bin Salman, il principe ereditario accusato di essere il mandante del giornalista Khashoggy, e le sue parole di lodi per il paese, per il costo del lavoro, per l’Arabia Saudita perfetta per il Nuovo Rinascimento. Come con la Meloni un comportamento che solo chi ha una fede veramente profonda può tollerare. Pochi hanno questa capacità di farsi accettare comunque, è una dote rara e pochi nostri politici la possono vantare come questi due.
Un ’altra canzone di De André, sarebbe stata ben più adatta per commemorare quelle tante bare bianche (sono ventitre ora i bambini ripescati dopo il naufragio, 79 i recuperati totali al momento). Tratta dalla canzone Fiume Sand Creek
“Ora i bambini dormono nel letto del Sand Creek ; Ora i bambini dormono nel letto del Sand Creek!”