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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Si chiude al Fortino il “Marzo delle donne”
"Alfonsina" al Fortino

21/3/2023 - 23:24


"Alfonsina" al Fortino

Si chiude al Fortino il “Marzo delle donne”, con uno spettacolo a cura di ATTIESSE, ASSOCIAZIONE TEATRO SPETTACOLO, e della ASSOCIAZIONE CULTURALE IL GABBIANO. Va in scena sabato 25 marzo “ALFONSINA. LA DONNA CHE ARRIVAVA SEMPRE ULTIMA”, con Daniela Bertini.
“ Fare un allenamento, allenarsi in bici, voleva dire soffrire, sudare, sporcarsi, ed infine soffrire.(…)Cosa si doveva fare: pedalare. Macinare pedalate su pedalate, non sperare mai di scendere con i piedi a terra, non agognare mai di fermarsi, di arrivare a finire il tragitto.”Le parole che Stefano Benedetti mette in bocca ad Alfonsina, ben si prestano ad essere applicate anche al lavoro di preparazione dello spettacolo che porta in scena la vita della famosa ‘’Regina della pedivella’' che unica donna, corse al Giro d'Italia del 1924: racconta la sua passione per la bici, grandissima e importante, fin da bambina, le sue difficoltà di donna a vedere accolta la scelta di correre in bici, questa sua passione che la accompagnò per tutta la vita, fino a quando aprì una bottega di riparazioni a Milano.

E la protagonista è proprio una bottega di riparazioni di biciclette: un luogo di ricordi, dove il racconto si snoda in un modo che potremmo azzardare a definire ‘brechtiano’. L’attrice è talvolta narratrice, talvolta personaggio; potrebbe essere una sorta di fantasma di Alfonsina, che torna nella sua bottega e ritrovando i suoi attrezzi, i fascioni, la sua bicicletta, si accende nel racconto che non è lineare, ma costruito per flashbacks che attraversano gli episodi più significativi della sua vita, personale e sportiva.Daniela Bertini, sostenitrice del motto ‘ non si finisce mai di imparare’, ha cominciato nei primi giorni di Luglio scorso ad andare a fare pratica in un laboratorio di riparazioni di biciclette per poter meglio capire e provare la fatica ma anche le sensazioni della protagonista della storia, che negli ultimi anni della sua vita (una vita vissuta sempre di corsa, in bici sulle strade e anche, per un periodo, in un circo) aveva aperto una bottega di riparazioni di biciclette a Milano. E così ha passato diverse mattine a fare ‘apprendistato’ con Francesco Longo e Leonardo Geri, nella storica bottega in piazza Toselli a Pisa.
Ce la racconta proprio lei, Alfonsina, portandoci nella sua bottega, a Milano, tra ruote di bicicletta, camere d’aria da riparare e la ‘’morca’’ sugli attrezzi e sulle mani. E ci ricorda che nessun sogno è troppo grande per essere inseguito, ci ricorda che con l'impegno e una passione sconfinata, l'impossibile diventa possibile.

Testo originale di Stefano Benedetti Con Daniela Bertini,Regia di Federico Meini Consulenza musicale Sara Nannipieri Scenografia di Associazione Il Gabbiano e Simone Pallini Gli oggetti di scena sono gentilmente forniti da Cicli Moto Francesco Longo
Lo spettacolo inizia alle 22, dopo una cena di pesce.

Per partecipare occorre prenotare allo 050 36195. E' necessaria la tessera ARCI.










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