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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Umberto Mosso
CHE C’E’ SCRITTO NEL “PIANO DI PACE CINESE”?

22/3/2023 - 9:10


CHE C’E’ SCRITTO NEL “PIANO DI PACE CINESE”?

 

Dopo l’incontro tra Xi Jimping e Putin, Zelensky ha fatto sapere che si aspetta una telefonata dal leader cinese per discutere con lui del punto di vista del legittimo governo ucraino sulla guerra russa. Evidentemente anche per approfondire dettagliatamente cosa ci sia scritto e cosa no nel piano di pace cinese. Anche io vorrei leggere la traduzione dall’originale di quel piano e non farmene raccontare da altri solo alcuni passaggi e le loro interpretazioni finali. Spero che i governi europei ne siano a conoscenza e che sia messo a disposizione dell’opinione pubblica, che non può essere limitata dalla conoscenza dei soli commenti. Il passo della RPC, per esplicite dichiarazioni di Xi, da l’interpretazione più autentica delle ragioni politiche vere della guerra di Putin. Cioè far esplodere in modo violento e brutale le contraddizioni di una globalizzazione che molti, anche in occidente, definiscono “non governata”, e che comunque mostra da tempo limiti geopolitici e socioeconomici, con forti criticità sui piani dell’approvvigionamento energetico e del degrado ambientale. Oltre che, ovviamente, su quello delle libertà e dei diritti umani e civili.La Russia, in modo imperialista e anche con interessi diversi da quelli cinesi, pone il tema del, così detto, “nuovo ordine mondiale”, che ha enormi riflessi negativi anche per la sicurezza e la democrazia soprattutto in Europa. Putin, anche forzando la mano alla Cina, ha deciso di iniziare la sua battaglia per realizzare quel “nuovo ordine mondiale” attaccando l’Europa credendola l’anello debole del sistema occidentale. Perché questo è il motivo strategico della sua aggressione all’Ucraina. Il Donbass è un pretesto dal 2014 e il rafforzamento della Nato era dovuto stanti le premesse di Putin.Destrutturare l’UE è il suo obbiettivo principale, a parte un criminale recupero territoriale in Ucraina. Questo voleva essere il suo trofeo da portare, un anno fa, alla Cina. Non ci è riuscito, ma ora Xi è in alto mare.Deve decidere se confermare la strategia cinese di una competizione economica mondiale, comunque estremamente insidiosa, come ad esempio in Africa, ma condotta senza guerre frontali con l’occidente o essere spinto dalla forzatura di Putin, che reagisce così al declino economico e politico dell’impero che sognava. Xi è in mezzo al guado. Non può accettare di essere guidato da una mosca cocchiera disperata, ma non può neanche perdere una pedina fondamentale per ridisegnare il “nuovo ordine mondiale” alla sua maniera.Quindi deve mettere sotto controllo la Russia, casomai accrescendo il suo ruolo mondiale come stabilizzatore del nuovo mondo.

Fanno bene gli Usa ad ammonire la Cina a non seguire la Russia su quella strada. A ribadire a Xì l’intenzione di accettare un duello competitivo sul piano economico secondo le regole del mercato globale che anche la Cina ha accettato e pratica da oltre venti anni con un profitto che potrebbe scemare.La crescita cinese al 3% del Pil è un segnale allarmante per Xi e la sua stabilità. Regole, comunque, da riformare, come chiedono altri importanti Paesi come l’India o gli Stati del Golfo. Dunque con la Cina e quegli altri Paesi bisogna discutere e trovare accordi per poter arrivare alla sicurezza e alla pace in Europa. Tenendo in primo piano i nostri valori di libertà e i nostri diritti democratici.

Conto molto su un dialogo diretto tra Biden e Xi Jinping, come fu quello del 21 febbraio 1972 tra Nixon e Mao Zedong.

L’UE può svolgere un ruolo importante.

Volendo.

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