Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
BAMBINI IN CARCERE.
Una vecchia tecnica della peggiore politica è raccontare l’avversario politico per quello che non è. Per provocarne il rigetto degli elettori non attraverso una critica delle posizioni reali dell’antagonista, ma su quelle che non ha e che, chi usa questa tecnica, vorrebbe avesse per facilitarsi il compito di colpirlo.
Se consideri la politica un gioco sporco e hai una capacità mediatica più forte del tuo avversario puoi farlo con profitto, convincendo l’opinione pubblica di un falso che, se colpisci prima e con insistenza, diventerà verità nel convincimento di molti.La falsità che convince non si inventa di sana pianta, ma per essere credibile parte da un fatto esistente e lo deforma fino allo stravolgimento. Solo un’infima minoranza degli elettori avrà voglia e tempo di approfondire verificando la realtà delle cose. La character assassination di Renzi ha questa matrice.
Questa tecnica è la peggiore forma di disonestà nei confronti dei cittadini, perché ha come obbiettivo volontario l’estorsione subdola del loro voto. Ma questo non è l’unico danno. Questo modo di fare politica esaspera gli animi artificialmente, divide la società, la polarizza creando schieramenti che deviano l’attenzione dei cittadini e l’azione politica dalla ricerca delle soluzioni ai problemi concreti. Ma ha anche un risvolto politico negativo perché quando, raramente e a fatica, emergerà la verità, la gran parte dei cittadini truffati non puniranno il truffatore politico, magari risarcendo col loro voto chi è stato ingiustamente colpito, ma paradossalmente non voteranno più per nessuno. Questo è il risultato, in Italia, di un bipolarismo truffaldino da superare, liberandoci della inutile e dannosa alternanza tra il peggio e il peggiore.
Nessuno di buon senso può battersi per l’impunità di qualsivoglia reato. Infatti nessuna forza politica lo fa, non fosse altro che per non ricavarne una censura sociale alla quale seguirebbe una ripulsa elettorale.
Nei mesi passati si è discusso delle madri recluse in carcere coi loro bambini e si è creata una forte corrente di opinione pubblica favorevole al trasferimento di questi casi, 23 attualmente, in strutture dove la pena sia comunque scontata, ma in condizioni diverse da quelle carcerarie.Il PD, quando c’è da darne atto lo si deve, ha presentato una proposta di legge per recludere le madri coi loro bambini in ambienti più adatti allo sviluppo migliore del rapporto madre – figlio e alla crescita del bambino nei primi, fondamentali, anni di vita. Questa misura, proposta per tutte le madri recluse, è stata subito definita dalla destra come a favore della impunità per le madri rom, borseggiatrici spesso recidive e alcune in gravidanza “intenzionale” per sfuggire o attenuare i giusti rigori della legge. Ma il testo proposto non prevede nessuna impunità, bensì una reclusione in strutture più adeguateLa destra ha presentato un emendamento al testo che prevede il carcere “normale” alle recidive anche in gravidanza. Parlando esplicitamente, nel dibattito, di madri Rom, soprattutto a seguito di una campagna mediatica sulle borseggiatrici, reato certamente da reprimere e che nessuno vuole sia lasciato impunito.
E’ più che evidente la connotazione razzista e subdolamente discriminatoria dell’emendamento, che per punire la madre priva il bambino del diritto di vivere in un ambiente diverso da quello carcerario. Sul PD c’è da dire che chi di spada ferisce di spada perisce.
Loro della deformazione delle politiche dell’avversario, dal Jobs Act ai diritti civili, hanno fatto e continuano a fare scuola.