Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
LE LEADERSHIP NATURALI.
Nel giugno 2016 il PdC italiano, Matteo Renzi, interviene al Forum economico internazionale di San Pietroburgo con un discorso sulla democrazia e i diritti civili negati in Russia che la card di Francesco Liberati, che pubblico, ci ricorda nel racconto di Carlo Calenda.
Anche in quell’occasione Renzi non tacque il suo dissenso dal regime di Putin su quei temi cruciali, come fecero molti altri occidentali per non alienarsi i futuri vantaggi economici.
Le leadership politiche, prima ancora che per alzata di mano in una riunione, si affermano con l’emergere di doti naturali. Come la capacità di visione del mondo contemporaneo in continuo cambiamento, quella di saper immaginare i contesti e le condizioni migliori per realizzare un progetto, la libertà da ogni condizionamento esterno, il coraggio di esprimere il proprio pensiero anche negli ambienti più avversi.E quella di saper differire a tempo debito la realizzazione dei propri progetti.Questa capacità di differimento ci distingue dagli animali, che devono realizzare i loro impulsi all’istante.Ma anche i cittadini comuni possono esercitare una leadership dell’intelligenza. Quando, superando ogni conformismo e condizionamento di massa, riescono a riconoscere quella leadership naturale. Che, di norma, è fortemente avversata da chi non la possiede e da chi è costretto ad accontentarsi dei surrogati.
Da anni la sinistra e il mondo progressista italiano non hanno leadership. Al punto che in molti, anni fa, si davano di gomito dicendosi di soppiatto: “avercelo noi un Berlusconi di sinistra”. Oggi questa confidenza sta tornando di moda nella versione Meloni. La mutazione genetica della sinistra senza leadership non si ferma. Nè la retorica del “noi” al posto del “io” risulta credibile. A meno che non si completi dicendo “noi quattro al bar del Nazzareno”. Una assenza di leadership dannosa, non solo per la subalternità psicologica e culturale che manifesta e per la scarsa autonomia politica che ne deriva, ma perché i modelli considerati sono decisamente inadeguati e di qualità in progressiva discesa.Guarda Schlein, che per mettere insieme un nuovo gruppo dirigente è costretta a rovistare nel bidone della politica, tra una scatola unta di sardine scadute e un vecchio foglio accartocciato della Pravda.
Il resto sta talmente nel fondo che non ci arriva neanche allungandosi col manico di un ombrello