none_o


Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a spaziodonnarubr@gmail.com
Di Edoardo Fanucci
none_a
Di Antonio Campo
none_a
di Bruno Desidera
none_a
di Matteo Renzi, senatore e presidente di IV
none_a
Da un'intervista a Maria Elena Boschi
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
none_a
Incontrati per caso
di Valdo Mori
none_a
APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
none_a
Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
PD: Traballa la nomina di Di Biase (moglie di Francschini)
Pd, la segretaria fa da sola primi malumori sugli incarichi e Cottarelli medita di uscire

31/3/2023 - 12:19


Traballa la nomina di Di Biase in segreteria per il troppo potere a Franceschini

Pd, la segretaria fa da sola primi malumori sugli incarichi e Cottarelli medita di uscire


La lista dei malumori, anche in casa propria, si allunga ogni giorno: il capogruppo al Senato Francesco Boccia è già nel mirino, la leader è accusata di aver contraddetto lo slogan vincente del «rinnovamento» con la nomina di un ex ministro di lungo corso, come lui, incaricato per giunta di gestire la trattativa sui capigruppo essendo parte in causa. «Consegnando il partito a Boccia e Franceschini ha indebolito all'esterno quella sua promessa di novità», è l'accusa che alcuni rivolgono alla segretaria. Sotto i riflettori c'è Franceschini, al punto che rischia di saltare la nomina della moglie, Michela Di Biase, nella segreteria. «Sarebbe uno strapotere eccessivo», frenano i puristi. I maligni del Pd raccontano pure che l'intesa con Chiara Gribaudo, amica ed ex convivente di Schlein, coordinatrice della sua campagna nei territori, si sia raffreddata dopo la nomina a vicepresidente e non capogruppo, decisione che le avrebbe lasciato l'amaro inbocca.

Anche se Gribaudo va sempre in tivù per il Pd e Schlein pare avesse già deciso di prendere a Roma un appartamento più ampio la sera della vittoria. Insomma, in principio ci fu l'entusiasmo. E poi, come accade sempre nel magico mondo dem, gelosie e malumori sono venuti a galla, mettendo in discussione il nuovo ordine regnante della sovrana, che ha tenuto tutti alla larga decidendo sempre da sola e con pochi intimi. «Alla faccia della gestione collegiale promessa all'atto della sua proclamazione», dicono i tanti fuori dal suo perimetro più stretto.


 A un mese dalla sua incoronazione, arrivano i primi abbandoni e i primi mugugni, inattesa di nuove collocazion nella segreteria: organo esecutivo e di potere. Schlein oggi ne doveva discutere con Stefano Bonaccini, ma il round per decidere se dare alla minoranza sconfitta al congresso 4 dei 15 incarichi totali previsti da statuto, potrebbe tenersi domani a Modena, dove i due sono attesi a una serie di incontri.

A prendere le distanze è Carlo Cottarelli, ex Fondo Monetario Internazionale, economista, critico sulla svolta radicale sulla ricerca di alleanze con M5s; per le stesse ragioni l'ex capogruppo Andrea Marcucci guarda al Terzo Polo, pronto a ricongiungersi con Renzi; l'ex deputata Alessia Morani avvisa sul «rischio di una fuga silenziosa di un pezzo di elettorato».

I cattolici di Pierluigi Castagnetti sono in subbuglio su adozioni gay e maternità surrogata: Famiglia Cristiana si chiede se vi sia posto per loro nel nuovo Pd, Beppe Fioroni è già uscito sdegnato, Graziano Delrio fa il pompiere. Andrea Orlando dicono sia perplesso sulle mosse interne, la sinistra dem sta a guardare cosa farà la segretaria con chi l'ha appoggiata, senza però essere messo a parte delle decisioni iniziali. La "destra" del Pd è sull'orlo di una deflagrazione: Lorenzo Guerini è combattivo, Base Riformista rivendica deleghe pesanti in segreteria per Simona Bonafè, Davide Baruffi e per Alessandro Alfieri quella ambita degli Esteri: già riservata, nelle intenzioni della segretaria, a Peppe Provenzano, il primo a sinistra a schierarsi con lei. Insomma, se pur forte all'esterno come mostrano i sondaggi (l'ultimo di Ixè dà il Pd al 21, 4% e Fdi in discesa sotto il 30) e anche mediaticamente, vista la capacità di «bucare» il video, la neo leader fatica dentro il suo partito. Dopo «la forzatura» (copyright Guerini) sui nuovi capigruppo Braga e Boccia, c'è un disagio diffuso e trasversale tra dirigenti di varia estrazione. Preoccupati che Schlein preferisca dedicarsi alla battaglia esterna, delegando ad altri la gestione di un meccanismo complesso come il Pd. Ma i numeri vincenti, spesso, spazzano via i mugugni. —

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri