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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Der Schrei der Natur.

2/4/2023 - 7:42



La Natura ti ha creato, Munch ti ha simbolizzato e la Voce che ti manca te la diamo noi o Sacro Bosco!


Bosco, sono tornato.
Ti ho lasciato solo per pochi giorni ma sono sembrati mesi. Hai ragione, è tanto, ma Tu avevi smesso di regalare fiori e funghi anche a chi spudoratamente ti sfruttava, io ero impegnato con i nipoti, le segnorine, come le chiamava tuo fratello Tombolo, ora son dirottate a casa della tua sciattona lontana parente Bonifica; restano solo i confinanti "confinati" che non hanno mai smesso di pretendere l'antica tassa del fascetto, canonicamente fatto però con quello che lasci cadere a terra, e qualche cacciatore di frodo che non puoi vedere perché ti visita solo la notte.
Si, lo so, è gente che non ti piace tanto, ma pensa a quelle belle gioventù che corrono sotto di Te senza scalfirti sudati e allegri di esserti vicini, ai ciclisti che oltre allo svago che dà loro lo sport praticato assorbono forza dalla tua antica sicurezza, alle famigliole che regalano ai figli sgambettanti nei tuoi sentieri i ricordi che Tu avevi dato loro tanto tempo fa, a chi desidera ombra silenzio e pace, ai fotografi che ti adorano e cercano di trasmettere a chi non può tutta la tua bellezza.
Dai, non piangere perché non vedi più sui tuoi figli gli agili scuotitori, ma ti senti frastornato da quei mostri sconquassanti e tradito da chi non credevi.
Sii forte. Continua a dare i tuoi frutti a chi se lo merita anche se sempre meno numerosi, continua a tramutare il sole che ti cuoce la pelle in frescura per l'uomo e il gelo che ti stronca gli arti in calore per i bisognosi, continua a sperare in una eterna primavera perché sai benissimo che tua madre Natura ti sarà sempre vicina e farà sì che il tuo pianto di sconforto ora sia ripagato sempre da quello di riconoscenza di chi ti ama.

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3/4/2023 - 9:43

AUTORE:
Remolina

Carissimo albero vetusto e forse malandato, se sei acciaccato come me capisco benissimo il tuo grido di dolore...sai quando siamo già vissuti assai,dobbiamo fingere di essere forti come rocce,di essere refrattari alle emozioni sempre più frequenti e devastanti, di essere saggi e di essere poco lamentevoli...altrimenti si diventa pallosi e patetici agli occhi della platea che ci circonda.
Invece siamo sempre più fragili, vulnerabili e cagionevoli e ogni tanto una smorfia e un urlo di dolorosa contrarietà lasciatecelo fare...io mi associo al tuo grido, spero soltanto che resti, se non un'una tantum, almeno un isolato sfogo che proviene dal profondo del cuore!

2/4/2023 - 19:48

AUTORE:
Rosa

Albero! quanto veramente infelice sei?
Eppure io so che hai sperimentato una felicità incondizionata.
Bene.
Albero, tu conosci la leggerezza, quella maturità sufficiente che ti ha portato a non trattenere più i pesi della vita.
Il tuo silenzio è il dono che permette alle tue virtù di emergere ed espandersi su chi sotto di te trova ristoro, ma i doni che tu porti in tronco non si irradieranno sugli altri se non toccherai la leggerezza.
La tua smorfia di dolore non può dare vita al tuo bosco, non può creare.
Albero bello, niente fai per te.
Senza essere notato sei a servizio.
Offri i tuo talenti, fai risplendere la luce che sei, emanala, questo sarà tinto dalla tua "aura" personale e toccherà il mondo.
Ricorda la via maestra: il tuo amore innato per il bosco.

2/4/2023 - 16:17

AUTORE:
Rosmunda

L'espressione così turbata di questo tronco d'albero, vista la Domenica delle Palme, mi fa venire in mente la leggenda dell'olivo...una volta queste piante tanto robuste e longeve erano anche molto alte e dritte ma quando sentirono arrivare i soldati romani che volevano tagliarne uno per farci la croce che doveva servire a crocifiggere Gesù, si disperarono così tanto che il vento li aiutò a contorcersi. Diventarono in questo modo inutilizzabili ed è per questo che sono rimasti sacri: l'olio guarisce, fa luce e nutre. È una pianta così benefica per l'umanità intera che è diventata simbolo di pace.
Quando Gesù entrò a Gerusalemme fu accolto con lo sbandieramento di mazzolini misti di rametti di tre alberi: la palma, simbolo di fede, il mirto simbolo di preghiera e il salice, simbolo del ciclo dalla vita alla morte.
Caro bosco eri sei e sarai un caposaldo per tutte le generazioni...spero tanto che l'intelligenza artificiale riesca là dove quella naturale per adesso non arriva, cioè a trovare la soluzione per quei bastardi di bacarozzoli nocivi che infestano le piante facendole morire!