Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
IL NUOVO ORDINE MONDIALE E DOVE NON CERCARLO.
In occidente c’è chi pensa che si debba affermare un nuovo ordine mondiale che riscatti l’umanità oppressa da secoli di capitalismo e colonialismo. Ma soprattutto dall’imperialismo Usa che, minimo negli ultimi 80 anni, ha imperversato nel mondo assoggettandolo alle perfide leggi del neoliberismo.Il modello di riferimento di questo nuovo ordine mondiale non ha ancora una fisionomia politica ben definita. Vagheggiato in modo accattivante come “multipolare”, si contrapporrebbe a quello attuale, monopolare, che sarebbe stato imposto al mondo dagli Usa dopo l’esaurimento per consunzione dell’Urss.I promotori di questo disegno sono Cina, Russia, Iran, con alcuni paesi satelliti come Corea del nord, Bielorussia e Siria, più altri Stati africani e un paio di sudamericani, sia gli uni che gli altri fortemente indebitati con la Cina.
Le caratteristiche comuni di questo blocco sono un soffocante uso da parte dello Stato dei precetti religiosi o ideologici, che ne pervadono le leggi e impongono le condotte sociali, ma soprattutto il potere assoluto di gruppi ristretti di persone appartenenti ad un ceto clericale o burocratico arricchitosi esercitando, in modo autoritario o dittatoriale, i peggiori istinti umani mediati da quelli di un vetero capitalismo estremo, tribale.Ai sostenitori occidentali di quel nuovo ordine mondiale non suggerisce alcuna riflessione il fatto che i popoli di quei Paesi si ribellino ai regimi che li opprimono chiedendo le stesse libertà e i diritti umani conquistati negli anni con le lotte vincenti dei popoli delle democrazie occidentali.Viceversa considerano quelle ribellioni frutto di un complotto degli Usa e dei suoi alleati.
Per realizzare il loro sogno di liberazione dalle nefandezze dell’occidente dovremmo considerare anche noi, come evidentemente loro, almeno accettabili l’omosessualità fuorilegge, che nella maggior parte dei Paesi sostenitori del nuovo ordine mondiale prevede l’ergastolo e, nei casi considerati più gravi, la pena di morte; l’assassinio delle donne iraniane e dei loro compagni di lotta per la libertà; l’esclusione delle bambine e delle ragazze dalle scuole afgane o dei paesi africani dove è imposta la legge coranica.Soprattutto il genocidio del popolo ucraino, da punire per il suo nazismo non autorizzato dall’erede russo del copyright hitleriano.
O magari considerare la guerra santa dei tagliagole di Daesh, o dei loro epigoni africani tipo Boko Haram, come un pegno da pagare per riscattarci da secoli di colonialismo. Anche per rispetto della loro cultura, che si oppone a quella occidentale a suon di roghi umani e lapidazioni di donne adultere o blasfeme. Evidentemente il diverso trattamento del Cristo nei confronti dell’adultera fa parte della cultura che li opprime. Per questo possono sempre contare su qualche yazida da macellare in vece loro. O magari un curdo.Sta scritto “partorirai con dolore”, quindi anche il nuovo ordine mondiale può nascere dolorosamente. O no?
Un mostruoso parto podalico di una creatura coi piedi anche al posto della testa, che ai “nostri” non serve.