Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose.
Alibi.
Zibaldone di fughe, scuse e autoassoluzioni.
Si chiama così il nuovo libro di Fabrizio Bartelloni, pubblicato da MdS Editore, che sarà presentato venerdì 14 aprile, alle 17.30, al Magazzino di Antonio a Molina di Quosa, nel cartellone 2023 di Molina mon amour.
L'opera è una spiazzante e atipica raccolta di scritti che ruota attorno al tema del vittimismo, affrontato in ogni sua declinazione.
Ne parleranno con l'autore Athos Bigongiali e Francesco Bondielli.
L'opera secondo l'autore
"Questo libro nasce dal desiderio – divenuto a un certo punto urgenza – di affrontare il grande male che, a mio avviso, affligge questi anni: il vittimismo.
Un male non certo nuovo, anzi antico e conosciuto, ma che ha tuttavia assunto in epoca recente un'infettività da far invidia alla più subdola variante del Covid. Quasi a far da controcanto al male di ieri – il narcisismo sociale –, e come se fosse necessario per ristabilire un equilibrio tra forze contrapposte, si assiste infatti oggi al diffondersi capillare e incontrollato di questo virus capace di trasformare chiunque lo contragga in un insopportabile piagnone.
Vittima incolpevole, capro espiatorio, agnello sacrificale. Chiunque vada incontro a una débâcle individuale pare ormai ossessionato da un unico pensiero: trovare un responsabile.
Qualcuno, o qualcosa, a cui dare la colpa e che stia, ovviamente e rigorosamente, al di fuori di sé.
Dai poteri forti alle conventicole, dai falchi sociali ai narcisisti patologici, dai privilegi di casta ai pregiudizi culturali, ogni argomento è buono per essere tramutato in una scusa, una giustificazione; un alibi, appunto.
Sta qui l'essenza di questo zibaldone, che mescola i toni e i timbri, ora ironici e beffardi ora riflessivi e intimisti, e che gioca con i generi, utilizzando sei "ballate" come linea di confine tra le due parti narrative dell'opera, per provare a raccontare le storture di una deviazione umana eterna e attuale attraverso delle storie.
Storie che usano titoli o versi di canzoni d’autore per annunciarsi, in un gioco di sponde e di richiami, e che attraversano molti dei filari su cui si coltiva e prospera la coazione autoindulgente: la politica, l'arte, lo sport, la scuola, la famiglia, il lavoro e naturalmente l'amore e i suoi dintorni. Non c'è territorio sociale in cui il morbo non si diffonda, non c'è moda, abitudine o vezzo che non meriti un colpo di fioretto, non c'è imputato di questo reato d'ossessione – compreso l'autore – che abbia speranze di uscire assolto da queste pagine".
La sinossi del libroIl termine "zibaldone", nel suo pur azzardato richiamo leopardiano, ben descrive questa atipica raccolta di scritti, all'apparenza eterogenei e invece strettamente annodati intorno al tema del vittimismo, esplorato nelle sue molte forme e declinazioni.
Composta in prevalenza da racconti, l'antologia rivela infatti un nucleo centrale costituito da sei "ballate" – sul tempo perduto, su quello vissuto, su quello che resta – che fa sia da controcanto al mondo musicale già evocato dai titoli delle novelle, sia da canale di passaggio tra le due parti narrative dell'opera.
Una prima estro-versa, satirica e dissacrante, nel suo vagabondare tra i diversi territori in cui può operare la vocazione al martirio autoindulgente, e una seconda ancora ironica, ma più intimista e riflessiva, rivolta a perlustrare le segrete di quel mondo interiore in cui si consuma la dialettica tra il nostro male quotidiano e la incoercibile tentazione di esistere.
La biografia dell'autore
Fabrizio Bartelloni è un avvocato penalista e magistrato onorario pisano appassionato di parole e delle varie forme con cui queste divengono racconto.
Dopo il debutto con Frammenti. Fermi-immagine di piccole imperfezioni quotidiane (Ensemble, 2014), con cui vince il Premio Giovane Holden, diviene autore e collaboratore di MdS Editore, per cui cura e scrive diversi libri, tra cui Testimoni d’accusa, Manuale di confessioni involontarie (2016), Cavalieri di specchi (2019), in coppia con Giovanni Vannozzi, e Racconti di bolina, Storie di vita controvento (2020).
Dal 2015 dirige, sempre per MdS, la collana di narrativa Cattive strade. È ideatore e conduttore della rassegna Spiriti solitari – cantautori ascoltati, visti e raccontati, insieme a Marco Masoni, con cui ha anche pubblicato il saggio Lettere da sopra la pioggia – intrecci tra musica e letteratura nella canzone italiana (Pacini Editore, 2022).