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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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Wegwarte = La guardiana delle strade.

4/4/2023 - 21:33



Il poeta tirolese Hans Vintler, vissuto nel XV secolo, cantava così:
Molte persone testimoniano
Che la guardiana delle strade
È una donna gentile
Che attende sempre con dolore il suo amante.
Sembrerebbero strani versi se non si conoscesse una antichissima leggenda bavarese che narra di una giovane principessa, abbandonata dal promesso sposo, che decise di lasciarsi morire e tutte le sue ancelle con lei.
"Vorrei morire e non lo vorrei per vedere il mio amato sposo dappertutto."
disse la giovane poco prima di spirare seguita dal coro delle damigelle che implorarono:

"Anche noi vorremmo e non vorremmo morire perché egli possa vederci su ogni strada"
Il buon Dio esaudì i desideri delle giovani tramutandole in fiori vestiti di azzurro in modo che il principe potesse vederle in ogni strada dove sarebbe passato.
Ecco perché in lingua tedesca la cicoria è chiamata Wegwarte ossia guardiana delle strade oppure Wegeleuchte, cioè luce delle strade.


Secondo un’altra antica leggenda rumena, un giorno il Sole chiese in sposa Floridor, la Ninfa dei fiori, la quale rifiutò. Il Sole allora, arrabbiatosi, la trasformò in cicoria, costretta a vivere secondo i ritmi solari e aprendosi solo alla sua presenza per sempre.
 
Noi, che siamo considerati "i più romantici" dei popoli europei, tostiamo le sue radici e le contrabbandiamo come surrogati del caffè!
 
 

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6/4/2023 - 19:51

AUTORE:
Mirò

Cicoria tostata vero Franck, ecco cosa c'era scritto sulla scatoletta di carta che conteneva la polvere delle radici di cicoria...e mamma se ne beveva certe tazzone perche' era convinta delle sue proprietà rinfrescanti e depurative...tutto questo nel dopo guerra...quando però si diffuse il caffè...allora pian piano ma inesorabilmente si persero le buone abitudini. Ma non è poi del tutto vero, perche' ricordo benissimo la pentoletta sul fuoco con l'acqua che, una volta a ebollizione, mamma ci metteva qualche cucchiaio di polvere e girava per un pochino poi spegneva la fiamna e lasciava riposare...sul fondo si addensava la polvere grossolana, poi filtrava e si beveva quel liquido scuro dall'aroma inconfondibile...ma soltanto quando ce n'era di bisogno!
Ad essere sinceri cominciò a sostituire la cicoria con l'orzo, mai solubile, che preparava con lo stesso procedimento che risultava più gradevole, più dolciastro.

6/4/2023 - 19:39

AUTORE:
Rosa

Amore e benevolenza,
Si è quasi una cosa.

Amare da vedere, che è negli occhi, da udire,che è nelle orecchie, da odorare, che è nel naso, da gustare, che è nella bocca, da toccare,che è nelle mani. Tutto si muove nel desiderio del cuore di quello che gli è piaciuto e da questo, la speranza di avere quello che gli è piaciuto.

Così fa' il "Fior di Virtù".

Si ripara in ogni cuore gentile, come fa ogni fiore nella verdura selva o sul ciglio di una strada.

5/4/2023 - 21:16

AUTORE:
Cloè

Effettivamente i fiori di cicoria e i papaveri sono i fiori più comuni e fitti che ornano i cigli delle strade, entrambi vistosi perché hanno colori bellissimi ma sono apprezzabili soltanto se lasciati dove madre natura li ha ubicati.
Il rosolaccio, giovane piantina del papavero, è anch'esso commestibile come il tarassaco ma per consumarli bisognerebbe raccoglierli in luoghi meno inquinati...ma è quasi un paradosso perchè si trovano più frequentemente ai lati delle strade di scorrimento, il che mi fa pensare che lo scarico dei veicoli li ingrassi!