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Il mare
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Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
L'annuncio dell'editore Alfredo Romeo
Matteo Renzi è il nuovo direttore del Riformista, la presentazione

5/4/2023 - 13:14


L'annuncio dell'editore Alfredo RomeoMatteo Renzi è il nuovo direttore del Riformista, la presentazioneRedazione — 5 Aprile 2023Piero Sansonetti: “Sono stato fuori, l’altro giorno l’ho incontrato ha detto ‘stai sereno’ ed ecco qui Renzi direttore.

Romeo ha deciso di diventare l’editore dei giornali di sinistra e del centrosinistra con L’Unità e Il Riformista. L’idea di Renzi è stata geniale”. Le parole di Matteo Renzi da nuovo direttore del Riformista: “Grazie a Piero Sansonetti per il lavoro di questi anni, chiunque di noi è curioso di rivedere in edicola L’Unità, questa è la vera notizia. Sarà bello dialogare a distanza”.

Il senatore prosegue: “Ho una passione vera con tutto ciò che ha a vedere con verità e viralità. Dopo la sconfitta referendaria l’unica cosa che dissi è che ‘stiamo entrando nell’era della post verità'”. “La verità del Riformista sta nel non essere nel sovranismo di Giorgia Meloni né con la linea del Pd di Elly Schlein e del Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte“.Matteo Renzi continua: “Non lascio ma raddoppio. Continuerò a fare il parlamentare, continuerò a fare opposizione e inizierò a fare questa operazione di verità con il Riformista. Non ci sarà posizione politica legata a vicende Terzo Polo”.

E sulle posizioni politiche specifica: “Non ci sarà posizione politica legata a Terzo Polo. Ci saranno posizione diverse rispetto a quella avuta da Sansonetti. A partire dalla guerra in Ucraina. Il trade union con l’Unità è quello del garantismo radicale“.Il Riformista a guida Renzi uscirà “il 3 maggio. Ci sarà un direttore responsabile perché non sono giornalista. Sarò direttore per un anno, fino al 30 aprile 2024″.

E sul nuovo percorso con l’editore: “Sono orgoglioso di lavorare con Romeo, a maggior ragione dopo quello che gli ho visto subire in questi anni con l’inchiesta Consip“. Poi scioglie ogni dubbio: “Un parlamentare può fare il direttore di giornale? Ce ne sono stati tantissimi nella storia di questo Paese. Mi piace ricordare Sergio Mattarella direttore del Popolo”. Il nome del nuovo direttore: “Siamo stati bravi a mantenere il segreto fino ad oggi di me successore di Sansonetti. Ho informato Giorgia Meloni, è stata la prima a sapere questa notizia e a cui continuerà a fare in modo fiera opposizione”.

Con il governo “non faremo discussioni da ultrà come con i rave, i cinghiali, la carne sintetica. Vogliamo parlare di cose concrete. Sogno un luogo, una palestra, nella quale ciascuno possa sentirsi a casa nella sua libertà”.Alle domande Renzi risponde: “Ritirerò le querele ai giornalisti adesso? No, le rischio le querela adesso passando dall’altra parte del tavolo”.

Gli emonumenti, fa sapere il senatore saranno pubblici a fine anno: “Quanto guadagno al Riformista? Al momento non ho ancora firmato un contratto“.

Che giornale sarà? “Proveremo a innovare nella continuità. Non lascio il Terzo Polo ma, voglio essere molto chiaro, raddoppio. Ho avvisato Calenda e mi è parso entusiasta”. Come tratteremo vicende magistratura? “Saremo più moderati, non faremo ‘titoli sobri’ come Sansonetti…”.

Matteo Renzi è il nuovo direttore de Il Riformista. In diretta presso la sala conferenze dell’Associazione della Stampa Estera in Italia in Via dell’Umiltà 83 a Roma la presentazione. Dopo oltre tre anni il direttore Piero Sansonetti lascia la direzione de Il Riformista per passare a quella de l’Unità, testata storica salvata da Romeo Editore che verrà rilanciata dopo gli anni bui che l’hanno portata al fallimento.L’avvocato Alfredo Romeo editore de il Riformista e de l’Unità ha dichiarato: “Sono entrato nell’editoria per una ragione semplice: oggi più che mai editoria e informazione sono capisaldi delle libertà e della democrazia”.

Nel panorama della stampa italiana ci sono spazi molto ampi da riempire. Ho deciso di investire risorse per aiutare a colmare questi spazi. L’editoria difficilmente è un affare vantaggioso, ma non penso che il profitto possa essere l’unico scopo e l’unico interesse di un imprenditore. Sono un imprenditore meridionale, che ha lavorato molto nella sua vita e che da sempre è legato, sia affettivamente sia intellettualmente alle idee di libertà e di giustizia sociale. Perciò mi sono lanciato in questa sfida.Questa è la ragione per la quale, quattro anni fa, ho acquistato la testata “Il Riformista”. Che è nato come quotidiano di raccordo tra le posizioni della sinistra e quelle del centro. In una cornice radicale, liberale e garantista.

Poi si è attestato su posizioni più nettamente di sinistra, ma ha sempre mantenuto alta la bandiera del garantismo.Quando lanciai il Riformista dissi: “Sarà il giornale dei rom e dei re. I rom e i re sono uguali”.In questo spirito ho deciso di allargare il nostro intervento. Investendo nuove risorse. Voglio dare a tutte le correnti ideali della sinistra e del centrosinistra la possibilità di esprimersi.Perciò ho rilevato la testata dell’Unità, giornale storico, fondato da un gigante politico come Antonio Gramsci. Nelle prossime settimane l’attuale direttore del Riformista Piero Sansonetti assumerà la direzione de l’Unità, della quale è stato giornalista e condirettore per diversi decenni, e finalmente la sinistra storica e tradizionale tornerà ad avere un suo giornale. Spero sia un contributo perché la sinistra torni a pensare e a correre.Il Riformista invece tornerà alla sua vocazione originale liberal-democratica, garantista e pluralista, rappresentando tutte le idee costruttive che vanno dalla sinistra più moderata di ispirazione socialista e democratica, alle tradizioni popolari e quelle liberali, con uno sguardo fortemente rivolto al futuro del mondo .

Per questo ho chiesto a una personalità italiana di grande spessore, come Matteo Renzi, di assumerne la direzione. E lui, generosamente, ha accettato.L’Unità ed il Riformista saranno giornali diversi, in alcune cose anche contrapposti. Dialogheranno e combatteranno, per il pluralismo e per la crescita del paese .Penso che dal mese di maggio, quando tutti e due i giornali andranno a regime, la sinistra italiana potrà avere nuovo ossigeno, nuovo cuore, nuova anima. Lo stesso mi auguro per tutte le forze riformiste del paese ovunque collocate.Io sosterrò questo sforzo naturalmente nel pieno ed assoluto rispetto dell’ indipendenza di due direzioni così autorevoli.Su Twitter il leader di Italia Viva, Matteo Renzi: “Ho accettato una sfida affascinante: per un anno sarò il direttore del Riformista. Ci vediamo in diretta su Facebook alle 12 per raccontarvi questo progetto”. Arrivano le congratulazioni anche di Carlo Calenda che su Twitter scrive: “Complimenti a Matteo Renzi per il nuovo prestigioso incarico. Il Riformista è un giornale che ha fatto tante battaglie di civiltà, con Matteo avrà una voce ancora più forte”.Claudio Velardi: “Geniale l’idea di fare Matteo Renzi direttore de Il Riformista, quotidiano che fondai nel 2002. Il politico più intelligente e dinamico d’Italia, al momento senza un ruolo, avrà una tribuna quotidiana per dire la sua e incidere nel dibattito pubblico.

Ci sarà da divertirsi!”

https://youtu.be/InKexkQQaS0

Fonte: Redazione
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8/4/2023 - 19:35

AUTORE:
Bertelli

Ibernato per cosa e pinzato de che ?
Merdaccia è l' epiteto che la pensionata di la Spezia usò per definire Matteo Renzi, il quale l'ha poi querelata. Questo è, non le seghe mentali su rabbia interiore o altro.
Anche informarsi di più aiuterebbe a non scrivere caxxate...fate buona Pasqua e se aprite l' uovo vedete di trovarci una copia del Riformista. Romeo sarebbe contento...

8/4/2023 - 8:53

AUTORE:
Osservatore 1

Che anche stavolta il sig. Bertelli "pinzato" da Concreto rimarra come ibernato?

8/4/2023 - 7:31

AUTORE:
Concreto

Ci sono coloro che considerano "merdaccia" chi, essendo diffamato, querela, o chi per mestiere o per rabbia interiore diffonde false verità o insulti mediatici dietro una tastiera.
...Meglio meditare prima di digitare...potrebbe aiutare a non scrivere caxxte.

7/4/2023 - 19:29

AUTORE:
Bertelli

E bravo l'esopo de noantri, conosce le favole. Mi sa che al tuo mentore si addice un' altra fiaba di Esopo : " L' asino che portava il sale ".
E comunque non hai capito che l' obbiettivo del mio intervento non era propriamente Renzi, ma il giornale che andrà a dirigere. Giornale che da quando è nato vive in una specie di semi clandestinità, lo leggono pochi intimi, e immerso in un mare di debiti. " concretamente " può darsi che cresca, da 500 a 600 copie giornaliere non dovrebbe essere impresa difficile. E' meglio che l' editore pensi ai processi che ha, invece che alle tv, dia retta. Fra le 7 querele vinte annoverà anche quella verso la pensionata di La Spezia, per 500 euro ? Come diceva Fantozzi, che " merdaccia "...

7/4/2023 - 13:06

AUTORE:
Concreto

...dal primi di maggio il "Riformista" può solo crescere,
in attesa che il suo Editore si inventi una TV, come "La 7" per il Fatto Q.
Non so se La Gruber assocerà Travaglio o Gomez in diretta con Renzi, di certo le querele vinte da Renzi battono le perse al tiebreak, più o meno 7 a 2.

6/4/2023 - 20:19

AUTORE:
Esopo (de noantri)

...ammattino per le civette.
...tepperenzi?
Lascia perde, te sei la vorpe e lui l'uva.

6/4/2023 - 20:05

AUTORE:
Bertelli

Intanto Renzi ha detto che il giornale non avrà posizioni politiche legate al sesto polo, quindi si metta il cuore in pace, sopporteremo.
Per il resto Renzi va a dirigere un giornale che nel 2020, ultimo bilancio utile pubblicato, ha ricavato dalle vendite in edicola poco più di 150 mila euro. A far di conto non sono neanche 500 copie il giorno, in compenso ha debiti per un paio di milioni di euro. E poi farà il direttore editoriale, il direttore responsabile non può farlo, non è un giornalista iscritto all' albo. Può fare come Veltroni però, che per dirigere l' Unità fece anche l' esame per diventare giornalista profesionista, come lo erano anche gli altri del vecchio Pci. Stia serena signora, sono curioso di vedere il senatore Renzi che querela il direttore Renzi...

5/4/2023 - 18:47

AUTORE:
Marcella B Serpi

.... il conflitto di interessi di Matteo Renzi che essendo Senatore della Repubblica, logica conseguenza, non può fare il direttore di un giornale, si deve dimettere!
Ecco qua il mio lavoro di ricerca: il primo si chiamava Riccardo Lombardi, eletto all'Assemblea Costituente, fu deputato ininterrottamente dal 1948 al 1983 del partito socialista e diresse l'Avanti!, organo ufficiale del Partito dal 1948 al 1950 e dal 1963 al 1964. 2) Emanuele Macaluso deputato regionale siciliano del PCI fu Parlamentare nazionale per sette legislature (1963-1992), ma fu anche il direttore de l'Unità dal 1982 al 1986.
3) Massimo D'Alema parlamentare dal 1987 per sette legislature di seguito, divenne direttore dell'Unità dal 1988 al 1990
4) Walter Veltroni, fu direttore dell'Unità dall 8 maggio del 1992 sino al 1996. Alle elezioni politiche del 1987 fu eletto per la prima volta deputato alla Camera sino alle politiche del 2013 in cui decise di non ricandidarsi. Quindi anche lui contemporaneamente deputato e direttore di giornale. 4)Sergio Mattarella è stato direttore del quotidiano "Il Popolo" dal 4 novembre 1992 sino al 31 luglio 1994.
Fu eletto deputato per la Democrazia Cristiana nel 1983 e ha fatto parte della Camera dei Deputati sino al 2008.
Quindi basta controllare tutte le date e ricordiamoci che non saranno gli unici, e si può rispondere a chi comincerà con la solita fila di caxxate. Bisogna tenersi pronti. Pronti anche per la risposta che si dovrà dare quando in tanti ci diranno che tutti questi comunque dirigevano giornali di partito.
Bene Matteo Renzi stamattina lo ha detto chiaramente anche perché se no non avrebbe accettato, il Riformista sarà un giornale con un indirizzo politico chiaro. Sarà questo che più di tutto non possono sopportare.

5/4/2023 - 14:41

AUTORE:
Amico di Enzo Rametti

Il genio quando pare che lasci; raddoppia e non lo fa mai secondo le nostre previsioni e desiderate.
...oh, se andate a Firenze per scegliere le pellicole, sappiate che noi si vor vedè e firme de 'appelloni e le donne gnude.
Ecco, lo davano per scontato e già "guasi visto-immaginato" e stavano a vedè le partite in TV-
Le novità invece possono anche essere sgradite o viceversa apprezzate, ma almeno non c'è niente di scontato.
Vederemo diceva Giannino del Ciati😂