Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
VAI AVANTI MATTEO !!!
Quando dall’altra parte hai Travaglio sei sempre sulla via giusta .
Leggere con attenzione.
TRAVAGLIO E I "GIORNALONI"
FURIOSI CON ROMEO EDITORE
-> Il nuovo impegno editoriale dell`imprenditore napoletano fa infuriare l`establishment. I giornali indipendenti non sono ammessi ai tavoli della vecchia informazione. Che è interamente al servizio del binomio Procure-Potere Economico
La notizia che Matteo Renzi assumerà la direzione del Riformista dal
primo maggio ha scombussolato l`establishment. Sia nel campo della politica sia - soprattutto - nel campo dell`editoria e del giornalismo. La ragione della sorpresa e dell`irritazione non sta solo nella mossa improvvisa dell`ex presidente del Consiglio, che - attraverso la direzione di un giornale - riapre la sua battaglia politica e di idee (Si racconta che
quando a Riccardo Lombardi fu proposta da Nenni la vicesegreteria
del partito, egli rispose con sdegno: "Non so che farmene, voglio la direzione dell` Avanti! perché io voglio fare politica, non il burocrate...").
La seconda fortissima ragione dello stupore e della rabbia va cercata nel nome dell`editore. Il fatto che Alfredo Romeo raddoppi la sua forza editoriale, affiancando al vecchio e rilanciato Riformista la testata prestigiosissima dell`Unità, e che diventi il più importanten editore della sinistra (dai tempi del vecchio Terenzi) non è stata accolta affatto bene. Nel mondo dell`editoria gli editori liberi non sono mai piaciuti. Anzi, sono temutissimi. Se un imprenditore mette la sua forza economica al servizio dell`informazione ne di alcune idee - e non per corrompere l`editoria e le
idee - la cosa preoccupa molto. Oggi la debolezza, in Italia, della stampa e del sistema di informazione è evidentissima. Non a caso l`Italia nella classifica dei paesi con l`informazione libera è più giù del set- tantesimo
posto. Maglia nera. L`informazione in Italian è totalmente dominata da due colossi: il potere economico e le Procure. Che talvolta si affiancano, raramente si contrappongono, spesso si spalleggiano. Gli attori principali di questo poderoso schieramento sono II Fatto, giornale delle Procure, e quelli che Travaglio chiama "i giornaloni". Sono entità simili e complementari.
Né le Procure né il potere economico hanno visto di buon occhio il rilancio editoriale di Romeo.
Hanno l`impressione che sia sceso in campo un corpo estraneo che non può essere controllato. E perciò è pericoloso: è corsaro, è indipendente,
non risponde alla tirata di briglia, non si fa imbeccare. Va combattuto con cannoni ad alzo zero. La storia anche di imprenditore di Alfredo Romeo è sempre segnata dalla sua indipendenza, che non è mai piaciuta in giro. Romeo ha sempre lavorato in solitudine, non è mai entrato nelle cordate, non ha mai diviso il pane coi suoi concorrenti, non ha mai cercato né accettato accordi o compromessi.
Romeo ha sempre avuto questa idea giusta o sbagliata, non saprei che un imprenditore deve lavorare da solo, rischiare da solo, guadagnare da solo, investire da solo. A me - che da qualche anno sono suo amico - me l`ha spiegata tante volte questa sua filosofia, e mi ha anche detto che è una filosofia che gli ha reso molto nella vita ma gli ha imposto anche prezzi altissimi. Tra gli altri quello di avere trascorso in prigione circa un anno, e aver subito ingiurie, assalti, insolenze, diffamazioni, per poi
essere del tutto assolto.
Ve l`ho detto che è amico mio, oltre ad essere mio editore, ma non è per questo che dico che Romeo è un perseguitato, nel senso letterale della parola. È un perseguitato perché cosi dicono i fatti: è stato messo due volte in prigione, è stato intercettato per circa 12 anni, giorno e notte - in casa in ufficio, in auto, al ristorante, persino in arereo, dove, a parte lui, non hanno mai intercettato nessuno è stato inquisito 16 volte, è incensurato, ha già ottenuto una decina di assoluzioni. Le intercettazioni non hanno portato a nessun risultato: solo spese per lo Stato.
Ora, diciamoci la verità: quanti di noi, se intercettati per 12 anni consecutivi, ne uscirebbero idenni?
La sostanza della vicenda giudiziaria di Romeo è questa. È uno degli esempi più lampanti di malagiustizia e di collusione tra potere
economico e magistratura, e di uso di pezzi della magistratura
per alterare le leggi della libera concorrenza e per danneggiare
l`economia sana a vantaggio dell`economia "protetta".
Gran parte della stampa, dicevamo, è rimasta sorpresa e si è infuriata per questa invasione di campo di Romeo. L`idea dei gruppi dirigenti della stampa è evidente ed è sempre stata quella: "l`informazione è cosa nostra.
Nessuno è ammesso al nostro tavolo se non si sottomette". Romeo, invece, senza chiedere il permesso, ha dato una gran manata sul tavolo e ha deciso di irrompere nell`arena con dei giornali indipendenti
in un paese che non conosce indipendenza della stampa.
Prima ha guidato per tre anni l`esperienza che io credo sia stata molto importante del Riformista, unico giornale totalmente garantista, poi ha raddoppiato acquistando l`Unità.
Il più furioso di tutti, naturalmente è Il Fatto. Che è andato un po` fuori di testa. Travaglio ha scatenato le sue pagine contro Romeo, e anche contro Renzi. Con articoli in gran parte comici. A partire dal suo, che riesce a parlare di tutte le ipotetiche malefatte di Romeo senza mai dire che l`accusa che gli è stata fatta, e cioè di avere turbato le aste di Consip, si è conclusa con un`assoluzione piena che chiude definitivamente tutta la vicenda, e cioè anni e anni di campagna di stampa diffamatoria e di calunnie. Il tribunale ha detto: no, Romeo non ha turbato un fico secco.
Anni dicevamo di campagna di diffamazione, che hanno portato danni umani, fisici e anche economici grandissimi a Romeo. Per i quali, credo, nessuno lo risarcirà.
Ma il punto sommo della comicità, da parte del Fatto Quotidiano, è raggiunto da un articolo pubblicato in pagina interna, nel quale si citano con sdegno anti Romeo tutte le sue vicende processuali. E poi, ogni capitoletto, ciascuno dedicato all`indignazione per gli orrori combinati da Romeo secondo i Pm, si conclude con una riga che sembra uno scherzo, sempre uguale: "Però è stato assolto...".
Alto giornalismo, diciamo la verità, non so se ormai è il tipo di giornalismo che si insegna nelle scuole di giornalismo. Certo, se dico che è robaccia lo faccio solo perché sono un tipo che usa le parole con sobrietà.