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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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La chiocciola di Newton.

21/4/2023 - 15:25



Giuseppe Giusti, vissuto nella prima metà dell’800, è stato un poeta toscano, nato a Monsummano, vissuto a Pisa, Napoli, Milano, Roma, Livorno e Firenze dove morì appena quarentenne. Noi, vecchi studenti, lo ricorderemo per la poesia “Sant’Ambrogio”, quella del "Vostra eccellenza che mi sta in cagnesco" e “di quel tal Sandro, autor d'un romanzetto ove si tratta di Promessi Sposi”.

A Pisa si era fatto notare per la sua vita universitaria frequentando salotti, bettole, biliardi, teatri, casini e, soprattutto il famoso caffè dell'Ussero, dove improvvisava, a braccio, "scherzi", "rabeschi", tra gli applausi e i consensi della gente. 
Cosa c’incastra il Giusti con la foto del giorno?
C’incastra, c’incastra… perché sono venuto recentemente in possesso di un suo libro, una “Raccolta” delle sue opere edita postuma nel 1866 e vi ho trovato una delle sue più simpatiche poesie: “La chiocciola”, letto e assaporato nello stesso giorno in cui ho scattato questa foto.
Io amo gli haiku e ho tentato di farne uno sulla “mia” chiocciola”:
La lumachina
Lenta e previdente:
L’acqua mi serve.

 
Ecco quella del Giusti:


Viva una bestia

che unisce il merito alla modestia.

Essa all’astronomo

e all’architetto

forse nell’animo

destò il concetto

del cannocchiale

e delle scale.


Viva la Chiocciola   

Caro animale.

Contenta ai comodi      

Che Dio le fece,      

Può dirsi il Diogene      

Della sua spece.      

Per prender aria     

Non passa l’uscio;      

Nelle abitudini

Del proprio guscio

Sta persuasa,

E non intasa:   


Viva la Chiocciola     

Bestia da casa.

Di cibi estranei

Acre prurito

Svegli uno stomaco

Senza appetito:

Essa sentendosi

Bene in arnese,

Ha gusto a rodere

Del suo paese

Tranquillament

L’erba nascente:  


Viva la Chiocciola

Bestia astinente.

Nessun procedere

Sa colle buone,

E più d’un asino 

Fa da leone.

Essa al contrario,

Bestia com’è,

Tira a proposito  

Le corna a sè; 

Non fa l’audace

Ma frigge e tace: 


Viva la Chiocciola

Bestia di pace.

Natura, varia

Ne’ suoi portenti,

La privilegia

Sopra i viventi,

Perchè (carnefici

Sentite questa)

Le fa rinascere

 Perfin la testa;

Cosa mirabile

Ma indubitabile:


Viva la Chiocciola

Bestia invidiabile.

Gufi dottissimi,

Che predicate

E al vostro simile

Nulla insegnate;

E voi, girovaghi,

Ghiotti, scapati,

Padroni idrofobi,

Servi arrembati,

Prego a cantare

L’intercalare:

               

Viva la Chiocciola

Bestia esemplare.

 

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23/4/2023 - 8:34

AUTORE:
Lord Byron

Vi è un incanto nei boschi senza sentiero
Vi è un'estasi sulla spiaggia solitaria
Vi è un asilo dove nessun importuno penetra
in riva alle acque del mare profondo,
e vi è un'armonia nel frangersi delle onde.
Non amo meno gli uomini, ma più la Natura
e in questi miei colloqui con lei io mi libero
di tutto quello che sono e da quello che ero prima,
per confondermi con l'universo
e sento ciò che non so esprimere
e che pure non so del tutto nascondere.

22/4/2023 - 14:33

AUTORE:
Fiorilla

Chicciola cara
mi se sgradita
perche' ai miei fiori
togli la vita
Rosicchi, divori
bulbi germogli
bocci e corolle
ti prego resta
in mezzo alle zolle
Invece di notte
bisbocci, gozzovigli
mentre io dormo
o faccio sbadigli
ma quando mi desto
ti cerco e ti pesto
Proprio così
diventi cibo
succulento
per le tartarughe
che in un momento
vengon dal prato
a quell'odorino
del prelibato
bocconcino
Quando il fastidio
diventa ira
fo' 'na retata
una bella razzia
vi butto nell'umido
e così sia!
Nella raccolta
differenziata
non certo ti voglio
cucinata
Vattene bella
lontano da me
non mi costringere
a ridurti in frappè!