Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Buon 25 aprile a tutti con le parole di Pietro Scoppola in “25 aprile. Liberazione”
“Gli italiani stentano a trovarsi uniti sui momenti salienti della loro storia, non vi è nel nostro Paese il sentimento radicato di una storia comune; l’opera degli storici ha contribuito con interpretazioni radicali e unilaterali.. Non c’è nulla di irenico nell’idea di una storia comune.. non è altro che la coscienza di una corresponsabilità..
Il 25 aprile è certamente un atto rivoluzionario, ma il suo esito è quello del superamento della cultura della rivoluzione.. La liberazione che il 25 aprile ricorda, nel suo nessi indissolubile con la Costituzione ha un un’universale valenza..
La cultura della liberazione non implica un punto di arrivo, non ha come la cultura della rivoluzione modelli definiti di società da proporre.. rappresenta un principio di non appagamento rispetto a tutti i risultati raggiunti”