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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Antonio Campo
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di Bruno Desidera
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di Matteo Renzi, senatore e presidente di IV
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Da un'intervista a Maria Elena Boschi
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Di Mario Lavia
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
L'opinione di
Giovanna Bordoni
Le pacate riflessioni di Maurizio Mannoni, in un’intervista al “Corriere della Sera”

4/5/2023 - 23:05

Le pacate riflessioni di Maurizio Mannoni, in un’intervista al “Corriere della Sera”, confermano che anche dentro la Rai ci sia piena coscienza della grave deriva presa da alcuni talk show.

L’Ad Fuortes farebbe bene a confrontarsi con il conduttore di “Linea Notte” e valutare come intervenire, prima ancora che a farlo sia la Vigilanza che ha il diritto e il dovere di andare avanti con la Risoluzione sugli opinionisti.Mannoni chiede che a decidere la linea editoriale dei programmi sia la Rai nel suo complesso, con le decine e decine di dirigenti chiamati a tutelare il ruolo del servizio pubblico, e non la dittatura del singolo conduttore. Parole nette e totalmente condivisibili, che arrivano da uno dei giornalisti di punta dell’informazione pubblica.Traduciamo per i cittadini che pagano il canone: a una trasmissione come Cartabianca dovrebbero sovrintendere il direttore di Rai3 Franco Di Mare, i 5 vicedirettori di rete, i capi struttura, gli autori del programma, la nuova direzione Approfondimento guidata da Mario Orfeo, i 5 vicedirettori Approfondimento.

Parliamo di almeno una quindicina di dirigenti, tutti o quasi con uno stipendio pari al limite massimo consentito di 240mila euro all’anno, e di altrettanti collaboratori esterni. È loro la responsabilità di evitare che una trasmissione di prima serata della Rai sia monopolizzata da addirittura 3 opinionisti della stessa testata (il Fatto Quotidiano) oppure che diventi uno strumento di propaganda di emissari del governo russo, o peggio ancora che per un decimale di share si arrivi a spettacolarizzare un tema delicato come la guerra con un’imbarazzante par condicio tra aggrediti e aggressori.

Lo fanno? Oppure ogni decisione viene lasciata, come denuncia Mannoni, alla dittatura del conduttore?

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7/5/2023 - 10:22

AUTORE:
Massimo

...di rispondere a Oss1. Il povero Vespa è talmente bravo, che invece di far domande fa ossequi ai potenti di turno. Tutti, nessuno escluso. Memorabile la sua passeggiata, a beneficio del Tg1, sotto braccio con Forlani ai bei tempi del CAF.
Per la Maggioni parla il Tg, sempre e comunque governativo.
Oggi con vette del 90% di spazio al governo o alla maggioranza.
Non a caso.

6/5/2023 - 9:03

AUTORE:
Estimatore di Biagi, Barbato ed anche di Zatterin

...il Primo fu Indro Montanelli a dire di no a Silvio Berlusconi e fece un giornale suo.
Il secondo tragico caso per l'informzione libera fu l'editto dall'estero del PdC Silvio Berlusconi che licenziò il più bravo di tutti, Enzo Biagi.
Al tempo di Barbato e Biagi anche il "Vespa Bruno" era già una penna nazionale ed ora è rimasto lui e Monica Maggioni ad uscir fuori per fare opinione sui grandi fatti, la classe non è acqua e dei conduttori di Talk inutile analizzarli perchè son fatti con lo stampino e facendo i volpini; invitano tutti vedi Orsini come Parsi oppure Burioni ed un novak di turno per tenerci li appesi.
Maanche no, ed ecco perchè fra i meno peggio ascolto volentieri le trasmissioni del Bruno nazionale che non rompono lo scatole in continuazione ai suoi ospiti come fanno le suore cattive Bianca Berlinguer e Lucia Annunziata.

6/5/2023 - 0:08

AUTORE:
Massimo

Alzi la mano, o voi intenditori di TV, quanti conduttori di programmi, o anche di giornali, conoscete che si fanno dettare la linea editoriale da altri, seppur dirigenti ? Ve lo dico io, zero. Se mi chiami per fare un programma, o dirigere un giornale, decido io. Se non ti vado bene, mi licenzi, ma ti assumi la responsabilità del fatto.
Anche il pacato Mannoni, a Linea Notte, decide lui, non altri.
Su Vespa lasciamo perdere, mi sa che l'estimatore ha nostalgia di quando Bruno invitava il Cavaliere, senza contraddittorio, ha firmare il contratto con gli Italiani... bell'esempio di TV. Mancava solo lo zerbino...

5/5/2023 - 13:09

AUTORE:
Estimatore di Bruno

Bruno Vespa è uno dei pochi che fa parlare liberamente i suoi ospiti TV.
Floris partì bene e sta andando a caprioli! Invita decine di personaggi e personaggetti, li tiene in ammollo ed appena iniziano a parlare, daccordo con il regista si fa inquadrare come a dire: te chetati tanto qui comando io.
Mirta Merlino (poverina) difronte all'intervista calma e precisa di Liliana Segre sembrava emozionata (sembrava) ma si vedeva che stava sui carboni ardenti perchè l'Altra gli rubava la scena non avendo bisogno di domandelle stimolo.
Della figlia di Berlinguer non parlo perchè Enrico in quel giorno li era in missione in Francia.
Poi ci sono i pescilessi da mo che ai loro tempi erano padroni assoluti dei microfoni (i San-Toro) che se sono in sei/sette su quelle seggioline/seggioloni, lui san-toro egemonizza nniosa e menomale che il telecomanto cìè e zakkete, tutti a nanna.
bona