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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Cure alternative n.9 Cranio Sacrale

7/5/2023 - 12:50


Questo mese l’intervista è rivolta ad una operatrice del metodo CranioSacrale, sempre guardando con occhi di donna. Cominciamo subito con le nostre domande…. 
 
-Come ti chiami?
 Raffaella Bonino
-dover svolgi la tua attività?
Pisa
-Come e quando sei entrata in contatto con la Terapia CS e cosa ti ha motivata per la scelta di questa attività?
Ho ricevuto la prima sessione nel 1998, in occasione dell’inaugurazione di un centro olistico a Pisa, ed è stato amore a prima vista. Sono rimasta profondamente colpita dal fatto che, solo sfiorandomi un piede, l’operatrice mi avesse fatta scoppiare in un pianto a dirotto, e da altre sensazioni molto particolari provate durante il trattamento. Decisi che lo dovevo imparare e in capo a qualche anno avevo completato il training di base.
È corretto chiamarla Terapia? Oppure come la possiamo chiamare?
No, in Italia non si può chiamare terapia, possiamo definirlo trattamento craniosacrale o metodo craniosacrale
-Quali sono le origini del metodo CS?
Il metodo craniosacrale fu elaborato negli anni ‘30 come evoluzione dell’osteopatia, grazie agli studi di Willliam Sutherland, il quale, dopo aver osservato le ossa craniche e la struttura anatomica delle loro suture, facendo esperimenti su se stesso scoprì che queste ossa si muovono ritmicamente, in risposta alle variazioni di pressione del liquido cefalorachidiano. Le applicazioni di questa scoperta furono poi ulteriormente sviluppate dal dr. John Upledger.
-Quali formazioni hai seguito?
Ho seguito il training base e molti seminari avanzati di approfondimento con l’associazione Mu di Lucca.
-Per praticarla bisogna avere una qualifica? rilasciata da chi?
Sarebbe opportuno avere seguito un corso con una scuola riconosciuta ed un adeguato monte ore. Purtroppo capita che dica di praticare CS chiunque abbia frequentato anche un solo weekend nell’ambito di una formazione più generica.
-Per praticarla occorrono strumenti?
Si pratica con la persona che riceve il trattamento sdraiata sul lettino e si usano solo le mani.
Il CS si può ricevere indossando abiti?
Il trattamento si riceve indossando i propri abiti e spesso si aggiunge una copertina perché durante il rilassamento profondo si può sentire freddo
-Un incontro generalmente quanto dura?
All’incirca un’ora, includendo il colloquio iniziale e la condivisione finale
-Esiste un numero minimo di incontri per avere un risultato apprezzabile?
E’ tutto molto soggettivo, dipende dalla condizione iniziale della persona e da come reagisce ai trattamenti, ma in linea di massima un miglioramento si percepisce anche fin dalla prima sessione
A quali bisogni umani cerca di rispondere CS?
Il craniosacrale supporta la persona nel suo orientamento alla salute, intesa non solo come assenza di sintomi fisici, ma anche come benessere emotivo. Questo è il mio intento principale.
A te si rivolgono egualmente donne e uomini. O se c’è una differenza per quale motivo secondo te?
Si rivolgono a me in prevalenza donne, come in generale avviene in ambito olistico, forse sono più portate ad affidarsi, o ad intraprendere un lavoro su di sé, perché il craniosacrale lavora anche sul piano energetico ed emotivo.
-Il tuo essere donna come si coniuga con il tuo lavoro?
Lavorando prevalentemente con donne, c’è forse meno imbarazzo da parte loro nel contatto, nell’essere accolte in profondità e a 360°.
-Per quali problemi si rivolgono a te?
Generalmente per dolori alla schiena o cervicali, perché, dato il nome, pensano che si limiti al cranio e alla colonna vertebrale. In realtà il craniosacrale coinvolge tutto il corpo e, tramite le fasce di tessuto connettivo, agisce sui muscoli, sui vasi sanguigni e linfatici, sui nervi, sugli organi interni, sulle ossa e le articolazioni.
-Come arrivano a te le richieste: passaparola, pubblicità, medici di base, altro
Prevalentemente pubblicità sui social o i classici volantini. Anni fa avevo un medico di base di larghe vedute che mi indirizzava i suoi pazienti.
-Il tuo essere donna come ha interferito con la tua formazione
A tutti i livelli della formazione, 7 in totale, c’erano solo due uomini, un insegnante e uno studente, quindi donne in maggioranza come spesso accade in campo olistico.
-Che parte ha il praticare CS nella tua vita?
La parte che mi dà più soddisfazione, professionalmente parlando, anche se in termini di tempo è ancora part time.
-Fai parte di associazioni, gruppi. Segui aggiornamenti?
Collaboro con La Città della Luce – Spazio Cuore di Pisa.
Da qualche anno non seguo più aggiornamenti specifici di craniosacrale, perché l’approccio è passato da biomeccanico a biodinamico e io preferisco continuare a lavorare col primo metodo. Approfondisco però la mia formazione in altri ambiti, per esempio ho frequentato un corso di massaggio svedese, per poter avere un modo più classico di avvicinarmi a persone che non sono ancora pronte per il craniosacrale.
-Ti sembra che il CS sia sufficientemente conosciuto qui da noi?
No, per le sue potenzialità dovrebbe essere conosciuto e valorizzato molto di più, anche dalle persone che operano sulla salute in ambito pubblico (ospedali, ambulatori, associazioni per le disabilità).
-Ritieni che la conoscenza e la richiesta di CS stia aumentando? Diminuendo?
Ritengo che stia sicuramente aumentando, anche se non è ancora sufficientemente diffusa in alcune zone.
-CS può essere fatto all’occorrenza anche a domicilio?
Bisognerebbe portare l’apposito lettino, cosa che personalmente non faccio. Senza lettino posso lavorare per esempio sulle articolazioni e naturalmente dare Reiki, come faccio comunque sempre durante le sessioni di CS per aiutare ancora di più le persone.
-In questi 2 anni di pandemia cosa è cambiato per te nel lavoro di CS
E’ sicuramente molto diminuito, probabilmente vista l’inevitabile vicinanza tra chi dà e chi riceve la sessione.
-CS si rivolge ad alcune fasce di età? Se sì a quali
Il CS è caratterizzato da contatti delicati e non invasivi (la pressione di chi opera è comunque leggera), quindi è molto dolce e rispettosa del corpo, dei tempi e dei modi e delle esigenze della persona. Per questo è indicato anche nell’infanzia, nella terza età,  e durante la gravidanza, e  possiamo agire anche nelle fasi di dolore acuto.
-A chi lo consiglieresti?
Ci sono varie condizioni di disequilibrio che possono rispondere favorevolmente al metodo craniosacrale, da un punto di vista sia fisico sia emotivo, non è necessario avere un sintomo specifico per ricevere questo trattamento.
Tuttavia lo consiglio in particolare a chi ha una condizione che può trarre beneficio a lungo termine solo con il CS o con l’osteopatia craniale. Mi spiego: se per esempio dopo incidenti o traumi, o ancora dopo lavori importanti dal dentista, si soffre di mal di testa o di schiena ricorrenti, acufeni ed altro, e non si trova soluzione con altre discipline, allopatiche o alternative, probabilmente il CS può aiutare. In questo sta la sua unicità.
Lo raccomando poi fortemente alle donne in gravidanza, sia per alleviare eventuali disagi, sia per prepararle al parto, con beneficio anche per anche per il nascituro. Anzi, approfitto per dire che, insieme ad una collega, Simona Rapuzzi, esperta di trattamenti Esseni, ho ideato un percorso di accompagnamento proprio per le future mamme, si chiama “Un ponte tra Cielo e Terra”
Un’esperienza particolarmente significativa, che ho piacere di condividere, è stata quella con una giovane donna alla seconda gravidanza. Avendo subito il taglio cesareo per il primo parto, era molto spaventata all’idea che ciò si dovesse ripetere. Aveva terminato il tempo e stava quindi per essere ricoverata. Durante il trattamento, mentre le lavoravo la cicatrice del cesareo, visualizzò un sacchetto pieno di liquido nero che pian piano si diffondeva in tutto il corpo, per uscire alla fine dalla testa lasciandola completamente “pulita”. Ciò le dette molta tranquillità e dopo due giorni partorì naturalmente…
-A chi pensi sia sconsigliato
Sinceramente non saprei a chi sconsigliarlo se non a quelle persone che hanno un’emorragia cerebrale o trauma cranico, e quindi sono ovviamente ospedalizzate
-Sei in contatto con altre donne che qui intorno pratichino CS
Sono in contatto con la mia insegnante a Lucca. Molte compagne di corso della zona non praticano più e altre sono più lontane.
-Hai altre cose da aggiungere?
Come altre discipline olistiche, cosiddette alternative, il metodo non intende in alcun modo sostituirsi a diagnosi o terapie di tipo medico o psicologico, ma esserne un valido supporto.
 
Ringraziamo Raffaella Bonino del suo tempo e della sua preziosa esperienza messa a nostra disposizione.


La Redazione di Spazio Donna

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