Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Il nuovo articolo di Simona si pone nel solco delle riflessioni profonde a cui ci ha abituato.
E chi ama la Natura non può che concordare con le argomentazioni e le impressioni.
E' troppo evidente la mancanza di rispetto e di amore per l'ambiente che ci è stato donato e che pervicacemente cerchiamo di distruggere in nome del benessere e della comodità.
Certo, qualcosa si è mosso negli ultimi decenni, ma basta un dittatore qualsiasi che si inventa una guerra assurda per far piombare la civiltà naturale indietro di un secolo, se va a toccare il nostro modo di vivere.
Certo, ci sono movimenti che spingono per coinvolgere l'opinione pubblica a interessarsi del problema, ma forse non lo fanno con metodi ortodossi ed efficaci.
L'augurio è che quanto indica Simona per la necessaria simbiosi tra la Natura e l'uomo possa realizzarsi, prima che ci si incammini su una strada senza ritorno. D'altra parte anche l'umanità è frutto della Natura, ma, verrebbe da dire, realizzato piuttosto incautamente.
Sandro Petri
MONDI NATURALI
Convivenze possibili
di Simona Tedesco
Non so ben spiegare il motivo ma fin da piccola sono sempre stata attratta dai Paesi nordici.
Probabilmente in modo istintivo la scelta dipende dal clima e dalle temperature, poi con il tempo ho apprezzato la cultura, i modi, le abitudini di queste popolazioni e la loro visione che è diversa dalla nostra nella gestione delle cose, siano esse private che condivise con la comunità.
Le code rispettate, l’accesso libero ai musei e luoghi dell’arte, le regole facili da comprendere e quindi da seguire. E poi il rapporto solido e diffuso nelle coscienze per la natura, che viene insegnata nelle scuole e rispettata poi dagli adulti.
Il museo di Storia Naturale di Londra era un brulicare di visitatori ad ogni ora del giorno già quando lo visitai la prima volta alla fine degli anni ‘90, mentre nello stesso periodo quello nostrano di Calci era quasi sconosciuto e fatiscente.
Eppure il nostro è stato nella storia il primo museo di Storia Naturale del mondo antico, in quel tempo lontano in cui il centro della cultura universale era la Toscana.
Oggi le cose non sono più così: la Certosa vive una rinascita, il Museo di Trento è destinazione di viaggi, così come l’Msn di Milano, Trieste, Genova, ma è stato un processo di riscoperta dopo un lungo periodo di oblio.
Al Nord questa dimenticanza non si è mai verificata perchè non c’è stato mai distacco con la natura e viverla significa approcciarsi ad essa seguendo i suoi ritmi.
Le piogge scozzesi sono capaci di irrompere durante una tranquilla passeggiata per poi sparire e tornare dopo poco tempo.
L’uomo non annulla gli impegni, semplicemente si adatta anche agli umori del tempo, provando perfino piacere nel sentire la pioggia scorrere sopra il cappello e la giacca cerata.
L’ombrello infatti diventa un oggetto superfluo sotto una certa quantità di precipitazione e questo vuol essere solo un esempio di come vanno le cose Oltralpe.
Durante un viaggio in Norvegia, nei fiordi lontani, oltre il circolo polare, rimasi stupefatta dalla capacità di reazione delle popolazioni civilizzate.
Qui la densità di popolazione media è di 7 abitanti per chilometro quadrato e le persone sono concentrate in piccoli villaggi.
Attorno a loro chilometri di natura, coperta da neve e ghiaccio e sprofondata nel buio dei mesi invernali quando la notte prevale nelle ventiquattro ore.
Credevo che la vita a queste condizioni fosse quasi impossibile e invece ho raccolto racconti che mi hanno sorpreso.
L’aurora boreale rappresenta per loro i colori dell’inverno; freddo, buio, neve non sono un limite per le comunità che trovano il modo di radunarsi attorno a un foro scavato nel ghiaccio per cercare pesci.
I pescatori non sono solitari, ma circondati dal calore delle loro famiglie, perchè anche questa attività diventa una festa, un’occasione per radunarsi.
Le case di Vardo (nella penisola del Varanger situata al 70° parallelo) sono deliziosi prefabbricati in materiali naturali, efficientissimi dal punto di vista energetico e costruiti dagli abitanti.
Un’antica tradizione consiste nel redigere il “libro della casa” dove vengono iscritti i nomi di tutte le persone che si adoperano per erigerla.
Sono i vicini, gli abitanti del paese che donano il proprio tempo alla comunità e che a loro volta chiederanno aiuto ai proprietari che hanno ricevuto il loro, com’è scritto nel libro.
La solidarietà qui, dove tutto sembra essere complicato, diventa espressione massima del suo significato.
E la capacità di adattamento ad una natura che si manifesta con fenomeni estremi è strabiliante.
I bambini giocano fuori al pomeriggio, in piccoli parchi giochi semicoperti dalla neve.
Nessuno ferma il loro entusiasmo, riparato da un piumino soffice e da guantini colorati.
E gli animali sono altrettanta fonte di ispirazione per la loro capacità di sfidare il vento e il mare tempestoso.
Le scogliere alte e impervie sono luoghi di nidificazione per pulcinelle di mare, urie, gazze marine, fulmari, sule e uccelli delle tempeste, che insieme creano colonie smisurate.La bellezza è prorompente in questi luoghi, meta di visitatori di ogni tipo.
Birdwatcher, studiosi, fotografi, che ammirano i destini di esseri unici e tenaci di questi ecosistemi estremi.In generale credo che le condizioni climatiche dei luoghi a qualsiasi latitudine ci influenzino, determinando i nostri modi di vivere e questo vale sia per gli uomini che per gli animali, e sono certa che vivere in simbiosi con la natura, comprenderne i ritmi e le regole, ci permetta di affrontare quelle che dopotutto sono difficoltà solo in apparenza.