Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Io non sapevo
figlio mio
di portarti con me
durante il viaggio.
Quando insieme a tuo padre
ho iniziato il cammino
attraverso un deserto
di sabbia e d’inganni,
quando il sole ed il vento
ci artigliavano gli occhi,
eri solo un silenzio che sognava.
Quando ho sentito
crescere il tuo peso
al centro della mia vita
ho immaginato per te
un nome che fosse un auspicio.
Dalla riva ho interrogato
l’acqua irrequieta, infinita
il suo fiato salino
ho fissato la barca sfiancata
su cui ci siamo stretti
respirando a stento
l’aspro odore di paura e sudore,
lo sguardo consumato
a cercare la terra.
Mai l’abbiamo veduta.
Perdonami figlio
non ho potuto lasciarti andare.
Continuerai a dormire nel mio abbraccio
in questa culla liquida e profonda
con dita d’acqua
t’ intreccerò i capelli.
Alessandra Favilli