Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Per non roderci il fegato ritorniamo ai fiori che è meglio e, ancora meglio, ad una pianta semisconosciuta in natura ma con molte proprietà.
Il significato attribuito loro dalla tradizione popolare e dalla emblematica floreale è sin troppo scoperto e facilmente riconducibile alla forma delle silique argentee che, per la somiglianza ad una moneta, hanno fatto assegnare alla Lunaria il valore simbolico di fiore capace di attirare ricchezza e fortuna in affari; in aggiunta, poiché il loro aspetto e la brillantezza ricordano la Luna, avrebbero propiziato i favori di Selene, garantendo una specie di polizza casco contro la miseria e gli spiriti malvagi. Per queste sue vistose caratteristiche decorative è stata battezzata anche “Monete del Papa”, “Erba luna”, ma anche ed ingiustamente “Medaglie di Giuda”.
Nei giardini del Medioevo si coltivava già la Lunaria annua, non certo per i fiori, che comunque nulla hanno ad invidiare a quelle delle Violacciocche, ma perché come molte altre Crucifere, ha conosciuto utilizzi alimentari; infatti i contadini si cibavano delle radici e le sue tenere foglie venivano consumate sia crude in insalata che cotte come contorno o minestra.
Anche i suoi semi servivano per preparare un decotto blandamente diuretico ed aperitivo oltre che una tintura vulneraria. Per questo motivo nelle valli liguri, all’inizio della primavera, accanto alle abitazioni è un vero e proprio pullulare di Lunarie che con la loro vigorosità vegetativa dominano per alcune settimane la scena verde.
Il giardinaggio ornamentale la conosce a fondo a partire dal 1570, e da allora la Lunaria continua ad essere coltivata anche industrialmente, soprattutto per essere usata nella decorazione della casa come fronda disidratata, perché le sue ramificazioni conservano a lungo, anche nel secco, le tonde membrane argentate dei frutti.
Buonanotte con un infuso di Lunaria sul comò e con una Luna nascente in cielo.