Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
ITALOPUTINIANI ABBIATE IL CORAGGIO DELLE VOSTRE IDEE.
Non capisco perché chi sostiene la versione di Putin sulla guerra in Ucraina, diffondendo obliquamente le sue conclusioni politiche, non dichiari apertamente di essere filo putiniano, ma insista a dirsi pacifista.
Perché continuare a nascondere i propri convincimenti usando il pacifismo come un paravento?
Chi è convinto che Putin abbia avuto buoni motivi per invadere l’Ucraina; che la Russia stia reagendo contro l’aggressività dell’Occidente che ne minaccia l’esistenza; che bombardare i civili, deportarli, stuprarli, saccheggiarne le case, siano reazioni giustificate dalla necessità di sopprimere una resistenza nazista e irragionevole; che gli ucraini se lo sono voluto il loro massacro, insomma, chi pensa questo perché non lo dice a chiare lettere?
Chi pensa che Zelensky sia un guitto corrotto al soldo degli Usa e che gli ucraini siano costretti a farsi ammazzare da un regime illegittimo e dittatoriale, perché non lo sostiene apertamente? Chi, infine, pensa che la pace dipenda dal non invio di armi all’Ucraina, cosa che l’indurrebbe alla resa nell’impossibilità di continuare a combattere l’occupante russo che, non essendo sottoposto ad alcuna limitazione, cancellerebbe quel Paese dalla carta geografica, perché si autocensura negandosi il piacere di dire che la pensa così, invece di arzigogolare ragionamenti bizzarri sulla pace?
Forse perché ricattato per ciò che ha fatto quando era al governo? O si vergogna della sua verità, che preferisce tacere nascondendone l’orrore dietro la bandiera della pace? I richiedenti pace attraverso la resa dell’Ucraina hanno nell’animo la peggiore Scampia, quella camorrista del “aripijammc tutto chell ch’è o nuost” e come Putin copre la bandiera dell’Urss dietro quella zarista, loro la nascondono la stessa vecchia bandiera dietro quella della pace.
Il popolo ucraino martoriato è sparito dalla vostra narrazione. La sua unità vi ha tagliato la lingua e non vi resta che tacere sui massacri di civili come vendetta terroristica per non avere accolto come liberatori i ragazzi inconsapevoli mandati al macello, come gli afroamericani nelle risaie indocinesi, i criminali graziati della Wagner, i massacratori ceceni, i violentatori e i ladri siberiani. La tragedia staliniana del socialismo in un paese solo, da “difendere” opprimendo i paesi vicini, vi è rimasta nell’animo, altro che pace.