Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Al lupo al lupo L’esagitazione della sinistra indebolisce l’opposizione e svilisce le critiche al governo
Saper individuare le battaglie giuste è una responsabilità di chi avversa il nuovo corso della destra. La svista sulla parata del 2 giugno rappresenta invece un clima troppo frenetico nel campo progressista
L’incidente occorso a Michela Murgia a proposito della parata del 2 giugno, sul quale peraltro è fuor di luogo un accanimento polemico, è tuttavia sintomatico di un certo clima che si è stabilito nella sinistra, specie in quella sinistra più radicale della quale la scrittrice sarda è uno dei simboli. Il fatto è noto. Murgia ha postato un video dove si vedono («sotto gli occhi del presidente Mattarella») militari che urlano «Decima!» e alzano il braccio; ma si è poi capito che la cosa non riguardava affatto la “Decima Mas”, il reparto d’assalto della Regia Marina del famigerato Junio Valerio Borghese, il grido “Decima” è il motto del Goi (il Gruppo operativo incursori del Comsubin).
Ci furono infatti due formazioni. La Decima Mas del Regno e la X Mas della Repubblica Sociale di Salò. I Comsubin sono una eccellenza della Repubblica nata dalla Resistenza. «Non è peraltro una novità di quest’anno, anche nelle edizioni precedenti la compagnia ha scandito il motto passando sotto la tribuna delle autorità», hanno spiegato fonti militari. Le stesse fonti hanno anche spiegato che il presunto saluto romano altro non era che «il braccio alzato del militare inquadrato per “l’attenti a sinist” che è il saluto alla tribuna autorità che fanno tutti i reparti che sfilano».
Dunque tutto normale. Murgia ha sbagliato probabilmente tratta in inganno dalle dita a “V” di Ignazio La Russa, il presidente del Senato che proprio non riesce a mantenere un contegno istituzionale.
Il caso in sé è chiuso se non appunto per il fatto che è rivelatore di un certo grado di esagitazione della sinistra. E non solo di quella estrema ma anche di intellettuali, professori e giornali d’area. Si spara un po’ a casaccio: per esempio, mentre sulla Rai tutto sommato alla fine l’operazione-pigliatutto di Fratelli d’Italia è andata in porto senza grandi strepiti (a parte quelli sulla sorte professionale di Fabio Fazio), la polemica sui poteri della Corte dei Conti relativamente all’attuazione del Pnrr ha avuto tratti inutilmente apocalittici tanto è vero che è sostanzialmente rientrata dopo una chiarificazione da parte dell’Unione europea, mentre il problema vero è che ancora non si capisce niente nel merito dei progetti e il governo tira dritto con un decreto (vedremo se ci sarà una grande battaglia parlamentare delle opposizioni); e appare anche eccessivo gridare ad un progetto di “trumpizzazione” della Corte Costituzionale, se non altro perché non appaiono alle viste nuovi giudici costituzionali eversivi e semmai è probabile una presidenza di un giurista democratico di prim’ordine come Augusto Barbera. Così come lunghissime e meticolose ricerche giornalistiche sulle attività imprenditoriali della madre di Giorgia Meloni non sembrano aver sollevato il popolo contro il governo.
Questo vuol dire sottovalutare la pericolosità del tentativo di Meloni di trasformare la presa del governo nella presa del potere? Senz’altro no (come abbiamo detto, sulla Rai la battaglia non è stata nemmeno tentata), caso mai è il contrario.
Infatti l’esagitazione, lo sparo nel buio, può diventare un serio problema politico, persino causa di un errore drammatico. Saper discernere i fatti contro cui battersi anche in modo forte da quelli che non meritano troppa attenzione è uno dei compiti e delle responsabilità dell’opposizione di sinistra e degli intellettuali critici verso il nuovo corso della destra italiana. Attenzione dunque perché se si grida al lupo al lupo in ogni circostanza e su ogni accadimento il rischio è che quando per davvero il lupo apparirà con tutta la sua famelica ricerca di vittime nessuno ci crederà più.