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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Antonio Campo
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di Bruno Desidera
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di Matteo Renzi, senatore e presidente di IV
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Da un'intervista a Maria Elena Boschi
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Di Mario Lavia
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Una "Pastasciutta antifascista"
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Pontasserchio, 18 luglio
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Pisa, 19 luglio
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di Alessio Niccolai-Musicista-compositore, autore
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Andrea Paganelli
DIGA DI KAKHOVKA...
LOGICA E DISCERNIMENTO A FRONTE DI TIFO E PREGIUDIZI...

6/6/2023 - 20:05

DIGA DI KAKHOVKA...
LOGICA E DISCERNIMENTO A FRONTE DI TIFO E PREGIUDIZI...


Ancora una volta, davanti ad un fatto in se (peraltro molto grave), come una diga che salta, assistiamo allo spettacolo di soggetti che, per "partito preso" si schierano anche contro ogni logica.
Gli scambi di accuse tra l'invasore e gli invasi sono ormai un appuntamento fisso, ma la logica e il discernimento dovrebbero prevalere sulla propaganda nelle menti non annebbiate, chi è in malafede o preda di pregiudizi è irrecuperabile.

PROVIAMO QUINDI A RAGIONARE...
La diga di Kakhovka è situata lungo il fiume Dnipro a nord-est di Cherson e a sud-ovest di Zaporizhzhia e trattiene, o meglio tratteneva una enorme quantità di acqua oltre a produrre grande quantità di energia elettrica.

L'energia prodotta serviva la regione di Cherson e oltre, e la stessa acqua del bacino alimentava le immense pianure e coltivazioni agricole della regione (che si badi bene non è il Donbass).

L'acqua trattenuta più a monte invece viene (o veniva) utilizzata anche per gli impianti di raffreddamento della centrale più grande d'Europa (Zaporizhzhia) che si troverà presumibilmente in carenza d'acqua, mettendo a rischio ciò che possiamo ben immaginare.

Ora, sia la diga che la centrale nucleare sono occupate dalle truppe russe, in particolare la diga è presidiata dalla 205esima Brigata motorizzata (carri armati) dell'esercito russo.

Da subito i giornali hanno iniziato a chiedere: "chi ha "bombardato" la centrale idroelettrica? (perché l'enorme danno è stato determinato da lì, dalla centrale, parte integrante della diga).
La domanda quindi è sbagliata in partenza, perché nella parola "bombardare" si può sottendere che l'azione sia compiuta da chi non occupa la posizione, e la vuole riconquistare, ma si dà il caso che fonti militari attendibili, confermate anche dai satelliti, e non smentite dai russi (sarebbe impossibile), attestano che l'esplosione è avvenuta non per bombardamento ma internamente alla centrale, distruggendo peraltro,oltre alla diga, completamente la sala macchine della centrale stessa. Ora, è un po' difficile penetrare in una zona presidiata da una intera brigata di carri armati e piazzare dell'esplosivo all'interno di una centrale, sorvegliata con guardie armate ed altro.

Andiamo quindi ad analizzare gli elementi a disposizione... in sostanza la domanda è sempre: a chi giova?

Andiamo per punti:
In linea generale Gli ucraini cercano di liberare i loro territori, possibilmente evitando di distruggerli e di recare danno alla popolazione, anche per una sperata ricostruzione post bellica per la quale la stessa centrale era considerata un punto nodale per l'economia stessa (oltre a quella nucleare di Zaporizhzhia più a nord);

Gli ucraini stavano altresì programmando (alcuni sostengono fosse già iniziata) una controffensiva, che in quelle zone, ad est di Cherson e sopra la Crimea, prevede l'attraversamento del fiume Dnipro (peraltro già avvenuto) e la liberazione dei territori almeno fino a Melitopol, in modo da ricongiungersi con i più forti insediamenti partigiani presenti in quella zona.

Mosca naturalmente accusa l'Ucraina, e sostiene che la distruzione della diga serve per togliere l'acqua alla Crimea. È una scusa piuttosto puerile, se non addirittura illogica, ma coloro che erano disposti a credere che gli asini potessero volare, purché scritto su un determinato giornale, saranno pronti a dare credito anche a questa versione.

Perché è illogico? Perché gli impianti per il prelievo dell'acqua dal fiume Dnipro sono più a valle della diga, e la sua distruzione comunque non impedisce il deflusso dell'acqua (reperibile per la Crimea anche da altre fonti), danneggerà invece per anni la produzione agricola dell'intera regione a nord della Crimea. Come già detto poi i danni veri sono rappresentati dalla interruzione di energia elettrica, nelle zone a monte della diga e nell'intera regione di Cherson, già privata dell'energia della centrale nucleare, almeno fino al porto di Odessa.

Come ho detto sopra mi aiuto con una cartina, e come si può vedere sulla stessa, stampata proprio oggi stesso, sono già riportate le zone interessate dalle inondazioni provocate e dagli allagamenti (perché quel bacino era talmente grande da provocare da noi di tali dimensioni) che ovviamente rallenteranno le operazioni militari e la stessa controffensiva, essendo completamente allagato i territori nei quali dovevano costituirsi delle teste di ponte.

Ragionando quindi secondo logica, è appunto Mosca che ha tutti gli interessi di rallentare, con un ostacolo quasi insormontabile (almeno per alcune settimane), la controffensiva delle truppe ucraine verso oriente, frenando così l'attraversamento del fiume Dnipro.

Se aggiungiamo a tutto questo la domanda su chi delle due parti ha spesso usato la logica del fare "terra bruciata", appare evidente come la versione ucraina appaia dunque più credibile...
Vedremo..





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7/6/2023 - 23:19

AUTORE:
Luigi. B

"ma la logica e il discernimento dovrebbero prevalere sulla propaganda nelle menti non annebbiate, chi è in malafede o preda di pregiudizi e irrecuperabile."
Si parte sempre col mettere le mani avanti: io dico bene e tu sbagli, sei in malafede e magari irrecuperabile.
Io non ho verità in tasca ma Lucio Caracciolo l'ho ascoltato l'altra sera alla tv e a domanda diretta ha detto quello che ho scritto.
Potrebbe essere lo stesso discorso del Nord Stream 2 di cui ora non parla più nessuno da quando si è saputo che lo hanno sabotato gli USA.
BADA

7/6/2023 - 14:31

AUTORE:
Andrea Paganelli

Quando uno vuole sempre ragione, c'è un rimedio... dargli ragione.
In sostanza il commento sottolinea il fatto che il direttore della rivista Limes (Caracciolo), che per mia passione seguo da tempo insieme ad altre simili, sostiene i medesimi argomenti sostenuti anche dal sottoscritto, ovvero che sono molto alte (e logiche) le probabilità che la responsabilità sia dei russi. Non è il solo, anche diversi altri giornali (tra cui il Sole 24ore, Ansa, il Messaggero ed altri), sostengono il medesimo logico ragionamento, su cui non rientro ma che si può sempre approfondire.
Cosa non si capisce invece, ma non intendo ipotizzare di cosa sia rivelatore, è proprio il commento, che da una parte rileva la convergenza di ragionamenti nella stessa direzione, ma nella sostanza tende ad evidenziare supposte differenze non nel merito dei ragionamenti, bensì sulle qualità delle persone in quanto tali, una cosa un po' bruttina.
È un metodo vecchio, ed anche piuttosto discutibile, un po' come dire: "ok, 2+2 fa 4, ma a me interessa dire che se lo dice lui fa ancora di più 4, se lo dice quell'altro invece no..."
Che dire? Non mi resta che dargli ragione... 2+2 fa 4.
Quanto al merito, la storia, per chi la studia attentamente, offre sempre possibilità e momenti di verifica e riscontro, su questo il prossimo sarà rappresentato dalle reazioni dei paesi alla convocazione del Consiglio ONU, prevista a breve. Come ho detto nell'articolo "vedremo"... il resto è tutto "gratuito".

7/6/2023 - 10:01

AUTORE:
Luigi

Quando si parla di corna bisognerebbe prima guardare in casa nostra. Cioè di pregiudizi tanto per ribadire la propria posizione.
il Cui Prodest favore l'Ukraina è stato affermato dal direttore della rivista LImes, Lucio Caracciolo, forse meno partigiano del Paganelli.