Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Questa volta è proibito scherzare, è ammessa una lacrima come quella che mi assaliva quando dovevo recitare questa universale poesia arrivando alle due ultime strofe.
L'albero a cui tendevi
la pargoletta mano,
il verde melograno
da' bei vermigli fior,
nel muto orto solingo
rinverdì tutto or ora
e giugno lo ristora
di luce e di calor.
Tu fior della mia pianta
percossa e inaridita,
tu dell'inutil vita
estremo unico fior,
sei ne la terra fredda,
sei ne la terra negra;
né il sol più ti rallegra
né ti risveglia amor.
Giosuè Carducci
da: Rime nuove, 1887
Io in giardino ne ho tre di melograni, due da fiore e uno da frutto, e non c'è giorno che, godendone i colori, non reciti quei versi.
Ora di giugno ancor di più.