Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Addio a Flavia Franzoni
Cinquantaquattro anni sulle strade della vita col suo amato marito, Romano Prodi, i figli e i nipoti. L'impegno come docente ed esperta di welfare, la grande famiglia larga e unita che ha fatto del sapere e della sua condivisione la sua forma. Condividiamo il loro dolore
Ilutti sono tutti diversi, personali, ma ogni lutto è uguale agli altri per grandezza e profondità, per il dolore di una lunga attesa o di uno schianto improvviso, questi giorni ce lo stanno ricordando. Flavia Franzoni, la professoressa Flavia Franzoni, perché preferiva il suo essere studiosa e docente, e niente fronzoli, stava camminando con suo marito vicino a Gubbio, su un sentiero francescano, al cuore di una spiritualità amata, quando è morta per un improvviso malore. Il marito è Romano Prodi, hanno camminato insieme, nella vita e nei suoi mille sentieri e impegni, per cinquantaquattro anni. Con i figli e ora i nipoti. Non è necessario averla conosciuta, non ci è accaduto, per immaginare il dolore del suo sposo e compagno di strada e di tutta la loro famiglia – la grande e bella famiglia Prodi, larga e piena di talenti che spesso sono stati anche compagni di strada del Foglio: il fratello Franco, il fratello storico Paolo. Una bella famiglia, uno stile che ha fatto del sapere e della sua condivisione la propria forma. E Flavia Franzoni, esperta di metodologie sociali e del welfare, di questa storia faceva parte. Condividiamo il dolore di suo marito e di tutti loro.