Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Addio a Flavia Franzoni
Cinquantaquattro anni sulle strade della vita col suo amato marito, Romano Prodi, i figli e i nipoti. L'impegno come docente ed esperta di welfare, la grande famiglia larga e unita che ha fatto del sapere e della sua condivisione la sua forma. Condividiamo il loro dolore
Ilutti sono tutti diversi, personali, ma ogni lutto è uguale agli altri per grandezza e profondità, per il dolore di una lunga attesa o di uno schianto improvviso, questi giorni ce lo stanno ricordando. Flavia Franzoni, la professoressa Flavia Franzoni, perché preferiva il suo essere studiosa e docente, e niente fronzoli, stava camminando con suo marito vicino a Gubbio, su un sentiero francescano, al cuore di una spiritualità amata, quando è morta per un improvviso malore. Il marito è Romano Prodi, hanno camminato insieme, nella vita e nei suoi mille sentieri e impegni, per cinquantaquattro anni. Con i figli e ora i nipoti. Non è necessario averla conosciuta, non ci è accaduto, per immaginare il dolore del suo sposo e compagno di strada e di tutta la loro famiglia – la grande e bella famiglia Prodi, larga e piena di talenti che spesso sono stati anche compagni di strada del Foglio: il fratello Franco, il fratello storico Paolo. Una bella famiglia, uno stile che ha fatto del sapere e della sua condivisione la propria forma. E Flavia Franzoni, esperta di metodologie sociali e del welfare, di questa storia faceva parte. Condividiamo il dolore di suo marito e di tutti loro.