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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Circolo ARCI Migliarino-6 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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Crisantemi? No, ma… “fiori da morto”.

16/6/2023 - 21:17



Se lo spessore del petalo precedente era quasi impalpabile, queste foglie sono “corazzate” e spesse tre/quattro centimetri, ospiti inclusi.
La foglia, si vede nitida nella foto in basso, è di “olmo” e gli ospiti, alcuni sembran funghi, altri bolle e altri ancora fiori in boccio, è una malattia nota come “bolla dell’olmo”, che colpisce appunto questa pianta.

L’olmo è noto come pianta sensibile alle punture di speciali insetti: Cinipidi, una famiglia di piccoli imenotteri, e diversi piccoli ditteri della famiglia dei Cecidomini, le cui femmine iniettano il veleno mentre depongono le uova; a seconda del tipo ogni galla può contenere una o più larve, evidentemente protette dalla galla stessa, fornitrice anche del nutrimento necessario allo sviluppo della larva. Ogni specie provoca la crescita di un particolare tipo di galla.

La scienza che studia le galle si chiama Cecidiologia dal termine cecidio (galla) che deriva dal greco Kekis.
Questo il “lato oscuro” della Natura.
 
p.s. il 90% delle galle dell’olmo sono rosse e tonde, queste sono una rarità.
 

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17/6/2023 - 18:25

AUTORE:
Libergaia

Dalle mie parti quando si dà della cucuzza a una persona...non è cosa buona!
Se devo essere sincera non ne ho grande stima nemmeno come cucurbitacea, mi è stata regalata ma non l'ho granche' apprezzata, anche se poi l'ho consumata in quanto cibo...io non riesco a sprecare nulla perche' penso al lavoro che c'è dietro e alle tante bocche affamate!

17/6/2023 - 16:04

AUTORE:
l'ortolano

Avevo pensato di fare una nuova foto al risultato promesso, cioè il frutto che ne sarebbe uscito, ma la crescita non è veloce come invece assicura la pubblicità della Lagenaria longissima (zucca siciliana serpente). Questa è una specie rampicante che utilizza dei specifici viticci, che sono fusti modificati con funzione di sostegno, permettendo alla pianta di aggrapparsi nelle altre piante o a sostegni vari. Le foglie sono ricoperte di una fitta peluria che le fanno assumere un aspetto vellutato. Il frutto, come avviene per le altre zucchine, viene prodotto dai fiori femminili; questi ultimi si trovano sui rami secondari che nascono dal getto principale. I fiori maschili sono generalmente biancastri e poco appariscenti. La zucchina siciliana viene coltivata sia per i suoi frutti che per le parti tenere della pianta (tenerumi). Oltre alle zucchine, soprattutto nei mercati siciliani, vengono venduti i famosi “tinnirùma”, cioè tenerumi. La storia della Lagenaria longissima affonda nella notte dei tempi, e non per modo di dire: prime tracce di questa specie risalgono a ritrovamenti datati oltre 7.000 anni a.C. tanto che pare sia stata la prima specie di zucca conosciuta al mondo, coltivata dai Fenici e usata in India e in Africa per la realizzazione di strumenti musicali. I tenerumi, inoltre, sono fra gli ingredienti principali di quella “cucina di sopravvivenza” che, nei periodi di povertà, portava a far tesoro di ogni parte commestibile della pianta.
Famoso è il detto siciliano, riferito soprattutto a questa specie di zucchina: Cònzala comu voi, sempri cucuzza è: “Condiscila come vuoi, ma è sempre una zucchina”. Riferito ad una persona insipida o ad una situazione difficilmente migliorabile.
p.s. lo strano è che il mio vicino nel suo orto ha zucche serpenti con i fiori giallo-arancio a imbuto come le altre zucche "terragnole" e non bianchi.
u.m.

17/6/2023 - 7:46

AUTORE:
Liberia

Di qualsiasi bruttutura si tratti gli insetti sono sempre i protagonisti indiscussi, e noi sem pre in corsa alla ricerca di antagonisti...rivalità, concorrenza, competizione, contesa, gara, lotta...tra un'opposizione e l'altra una punta di vendetta avvelena sempre la scena!
Però siamo in attesa della risposta del fiore precedente!