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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Federica Fantozzi (a cura di Bruno Baglini, red VdS)
Complottismi e passamontagna. Schlein, dove ti sei infilata?

18/6/2023 - 9:36

Complottismi e passamontagna. Schlein, dove ti sei infilata?


La segretaria Pd, a sorpresa, va a salutare Conte al corteo sul precariato. Il leader M5s le presenta, la sua, di sorpresa: Beppe Grillo. Dall'Elevato discorso apocalittico e invito a reagire, "con le brigate di cittadinanza". "Lavorare insieme sul lavoro". Ma la minoranza dem non la prende bene. Guerini:"Sulla guerra distanze siderali, noi siamo con l'Ucraina"
17 Giugno 2023 Aggiornato alle 22:26
 
Giuseppe Conte aveva promesso una sorpresa ai partecipanti al corteo contro la precarietà, l’ha fatta anche a Elly Schlein. Sul palco dei Fori è salito Beppe Grillo, finora ai margini del nuovo corso grillino, e si è preso la scena: “Fate le brigate di cittadinanza, mettetevi il passamontagna e andate di notte a fare i lavoretti, reagite, svegliatevi”, ha esortato in vista di un “reddito universale incondizionato”. Le prove di campo largo contro il governo Meloni, sia pure sguarnito al centro, ripartono così. L’abbraccio tra Elly Schlein e Giuseppe Conte, qualche ora prima alla partenza della manifestazione convocata dai Cinquestelle a Roma, segna un tentativo di ripartenza dell’opposizione di centrosinistra.

E un riavvicinamento tra i due leader, dopo che l’ex premier aveva escluso alleanze organiche a causa della “linea bellicista” sull’Ucraina. Nella “piazza rossa” Conte e Schlein si stringono le mani, si sfiorano le guance: “Ci tenevamo a venire per testimoniare la volontà di lavorare insieme contro il precariato – dice la segretaria Dem - Ci sono temi su cui possiamo lavorare insieme nelle nostre differenze ed essere più efficaci. Vogliamo unire le opposizioni dentro e fuori il Parlamento”. Il leader grillino incassa il saluto: “Percorso ne abbiamo da fare, ma grazie per esserci”. Lancia “un segnale al governo”, poi si mette alla testa del serpentone. L’ex presidente della camera Roberto Fico benedice la reunion: “Bel gesto, bel segnale”. Come Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, lì accanto: “Quando c’è occasione si converge”.

Eppure, la convergenza è parziale. In agenda ci sono lavoro povero e salario minimo, ma la guerra in Ucraina non resta fuori. Conte attacca la linea atlantista della premier: "Ci doveva dire che era prona agli Stati Uniti e a Bruxelles e aveva questa furia bellicista". Poi marca la distanza sui funerali di Berlusconi, a cui lui non ha partecipato a differenza della leader Dem: “Un’orgia celebrativa, noi non siamo ipocriti” Ancora più netto Moni Ovadia: “La guerra nasce all'espansione della Nato. Molti esponenti della politica americana ci vogliono trascinare in una guerra dove gli Usa affermino la loro supremazia. Questa catastrofe sta distruggendo l'Europa serva degli Stati Uniti”. Schlein non è più lì a sentire queste parole, ma le arriveranno, e non solo a lei.

La svolta della presenza della segretaria Dem è maturata nella notte tra venerdì e sabato. Fino ad allora aveva ritenuto di non partecipare, pur consapevole che quei temi – ritorno dei voucher, giro di vite al reddito di cittadinanza, nuove povertà aggravate dall’inflazione – sono anche quelli del Pd. Di più: è l’agenda su cui il partito si mobiliterà dopo la direzione di lunedì e per i prossimi sei mesi, battendo chiodo su chiodo fino alla fine dell’anno. “Dobbiamo dare forza e gambe alle nostre proposte” ha argomentato. E’ stata una telefonata di Conte a farle cambiare idea. Un invito ufficiale, una dichiarazione aperta di gradimento della sua presenza. Da un lato quanto serviva da un lato per “legittimare” quel breve saluto, dall’altro il venir meno di qualsiasi alibi per l’assenza. E Schlein – spiegano dal Nazareno – sente molto la responsabilità di costruire un’opposizione larga, unita e capace di diventare competitiva. Impostata, insomma, “su base coalizionale”.
M5s in piazza, l'intervento di Schlein: "Qui per tenere unite le battaglie"

Vasto programma. E non indolore. Alla minoranza il segnale di distensione a sinistra è arrivato senza preavviso. La decisione, condivisa e approvata, era quella di inviare alla manifestazione una delegazione guidata da Marco Furfaro, che in segreteria ha la delega alle Iniziative Politiche, e Alfredo D’Attorre, che ha quella all’Università. Sorpresa, perplessità, soprattutto una domanda: quando, dove e con chi è stato deciso il cambio di passo?

 Nessuno però contesta apertamente l’inversione di rotta. Se ne parlerà tra 48 ore in direzione, senza dipingersi con i colori di guerra: sarebbe prematuro, quasi autolesionista. Spiegano molto le parole caute ma chiare dell’ex ministro della Difesa Lorenzo Guerini: “Giusto lavorare per unire le opposizioni. Non polemizzo per la partecipazione senza averne discusso. Non posso però non rimarcare la mia distanza siderale da ciò che è stato detto sulla guerra. Il Pd è dalla parte dell'Ucraina”. Un avvertimento a non superare la linea Maginot dell’unità del partito.

 Per ora, è il Terzo Polo a dare la caccia ai malumori interni. "Alla fine Schlein si fa vedere al Pride dell'assistenzialismo di Giuseppe Conte. Evidentemente per la segretaria del Pd la promessa di coalizione con il M5S è un debito. Condoglianze al Pd motore del riformismo, la scelta di campo di questi mesi è irreversibile", dice l'europarlamentare di Iv-Renew europe Nicola Danti. Il renziano Davide Faraone: “Schlein ha partecipato ad una manifestazione contro il partito che dirige “. Carlo Calenda twitta con durezza. “La piattaforma del M5S è opposta a quella di qualsiasi partito riformista, europeista e liberal-democratico. Sono dei pericolosi populisti, stiamo e staremo alla larga da loro e da chi si unisce a loro”. La sorpresa è appena iniziata.

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