Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
NOTA A MARGINE.
Berlusconi ha plasmato lo spirito dei tempi per trarne vantaggio o ha saputo usare quello spirito, che gli preesisteva, volgendolo a suo vantaggio?
Credo che per capire il senso che B. ha impresso alla storia del nostro Paese occorra dare una risposta a questa domanda. Una risposta netta, che non ammetta la furbizia di dire “un po’ e un po’”. Ad esempio se pensate che la sua opera principale sia stata quella di avere reso l’illegalità, il malaffare e la volgarità socialmente accettabili, una convinzione particolarmente diffusa a sinistra, e siete convinti che da quell’opera sia discesa ogni altra conseguenza del suo operato, siete tra chi gli attribuisce il dono dell’onnipotenza. Fate parte, inconsapevolmente, dell’ala sinistra del popolo dei santificatori. Ammettete di avere assistito, senza riuscire ad evitarlo, ad un’opera di degrado etico a fine di lucro economico e politico, che per decenni avrebbe modellato la società italiana a immagine e somiglianza di un capo corrotto e corruttore, che vi ha messi nel sacco e quando ha perso è stato sempre capace di rinascere.
La santificazione di B. vi vede in prima fila, richiedenti inconsapevoli, che vi ritenete così forti e giusti che solo un dio ha potuto battervi. Se è così, santo subito dicono i suoi. Se viceversa pensate, come me, che i mali della nostra società gli preesistessero e che il vantaggio di B. sia stato quello, soprattutto in politica, di averli conosciuti dall’interno in ogni loro piega e di averli saputi cavalcare traendone tutti i possibili utili, allora B. torna ad essere un uomo il cui successo è direttamente proporzionale all’incapacità dei suoi principali competitori economici e oppositori politici. Fu la sinistra a scegliere di percorrere la via giudiziaria per battere B. Una scelta politica sbagliata, che non farà che unire la destra e manlevare la nascita del populismo grillino. Non fu certo un colpo d’ingegno di B. ad impaniare la sinistra, che fece tutto da sola, in scontri frontali perdenti agli occhi degli italiani. Scontri costosi sotto molti punti di vista e che, di certo, B. si sarebbe risparmiato, ma che, infine, lo hanno riportato al governo e alla santificazione di oggi.
Anche in questo caso B. non ha plasmato la sinistra, che ha preferito giocare la carta del riscatto etico rinunciando a stringere B. nell’angolo delle sue contraddizioni politiche, della sua incapacità di realizzare i programmi declamati, dei suoi voltafaccia opportunistici a danno del Paese.Alcuni leggono la rottura del patto del Nazzareno come un errore di Renzi che, sostengono, se avesse convenuto con Berlusconi su Amato, avrebbe portato a casa la riforma costituzionale e da sette anni vedremmo un altro film in Italia e in Europa. Può darsi, ma nessuno piò dirlo con la stessa certezza che oggi rappresenta Mattarella per la salute della nostra democrazia. Grazie a Renzi.
Se di errore si trattò in quel caso quello più grande fu fatto da Berlusconi, che sbagliò i calcoli sulle conseguenze di quella rottura che approfondì, accelerandola, la sua crisi come leader del centrodestra.Dopo la sua rottura la partita nel centro - destra si giocherà tutta tra Salvini e Meloni e, al di là degli onori formali, B. dovrà arrancare per affermare un ruolo di mediatore. Centro - destra spaccato nel 2018, con Salvini che governerà con Conte, spaccato nel sostegno a Draghi nel 2020, riunito, ma senza la sua leadership, nel 2023. La santificazione di B. e la sua demonizzazione sono due facce della stessa medaglia.
Con l’aggravante che quando Schlein ripropone al PD la strada dell’antiberlusconismo senza B. è lei che trasforma quella politica in una religione che sopravvive al “santo”.
Una manna per la destra. Qualcuno l’avverta.