Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose.
Caso Titan. La legge del mare che impone di cercare chi è disperso vale solo per i poveri?
ALBERTO MATTIOLI 23 GIU 2023
A leggere i commenti sui social a proposito delle ricerche del sommergibile imploso vicino al relitto del Titanic appare evidente che la colpa di chi era dentro il sottomarino era quella di essere ricco
In mezzo a tutti i “se la sono andata a cercare”, “non sono per niente commosso” e perfino ai “ben gli sta”, nel coro social sulla tragedia dei cinque disgraziati finiti in un cimitero acquatico mentre andavano a visitarne un altro affiora la loro vera colpa: quella di essere stati ricchi. “Erano miliardari”, è la sentenza senza appello che tracima dagli innumerevoli commenti virtuali e per nulla virtuosi.
Specie, ovviamente, in quelli made in Italy, perché si sa che per il retaggio culturale cattolico, comunista o cattocomunista, il più micidiale dei tre, la ricchezza non è una fortuna o un merito, ma una colpa, specie poi se la si ostenta in maniera così autolesionista e sì, ammettiamolo benché de mortuis eccetera, anche così stupida.
In questa Schadenfreude forse non generale ma di certo generalizzata, l’elemento soldi, cioè il fatto che i de cuius ne avessero tanti da poterli sperperare, è decisivo: non sono solo la colpa, ma l’aggravante. Perché si sa che in Italia ti perdonano tutto, tranne il denaro. Che tu l’abbia ereditato o te lo sia guadagnato poco importa. Per l’invidia sociale fortuna o merito pari sono (e, naturalmente, nel caso che qualcuno i soldi li abbia fatti, non sarà mai perché è stato più intelligente o più sveglio o più lavoratore di altri, magari facendosi venire una buona idea in un garage di Cupertino o di Modena, ma chissà per quali trame o appoggi o disonestà, e cosa ci sarà sotto?).
La differenza fra un passante americano e uno italiano sorpassati dal Paperone in Rolls-Royce è che l’americano sogna il momento in cui girerà in limousine anche lui, l’italiano che il riccone sia costretto a scenderne e ad andare a piedi come gli altri.
Sterco del diavolo o del capitalismo, il denaro è un peccato talmente grave che il contrappasso di annegare a quattromila metri di profondità è ancora poco.