IL CUOCO DEL CREMLINO E IL BARMAN DI VULTURARA APPULA.

Il capo dei mercenari della Wagner, Prigozhin, è un macellaio per conto di Putin. Un criminale esportatore di guerra, che vende morte in Ucraina come pure in Africa e Medio Oriente. Lo fa, agli ordini del Cremlino, senza esporre la bandiera della Federazione Russa e senza altre insegne sulle divise dei suoi mercenari, quando Putin ha bisogno di lanciare il sasso e nascondere la mano.Come fece invadendo il Donbass nel 2014, spacciando la Wagner per patrioti russofoni che si ribellavano ai nazisti di Kyiv. C’è ancora chi ci crede. Ma, proprio per questo, Prigozhin è uno che sa anche le segrete cose e quando parla va preso sul serio.Anche perché sa bene quanto caro può pagare per quello che dice.Le dichiarazioni di Prigozhin, diffuse in un video di ieri, contraddicono radicalmente la versione di Putin sulla guerra in Ucraina e coincidono al millimetro con quelle dell’Ucraina, degli alleati Usa e dell’UE, della Nato.

Per la maggioranza dell’opinione pubblica mondiale quelle rivelazioni non sono una scoperta.E in questa maggioranza ci metto anche i “richiedenti pace” filoputiniani, per lo meno quelli che uniscono l’intelligenza all’ipocrisia, complici dei criminali in scopertissima malafede.

Prigozhin fa una sintesi di fulminante chiarezza: non c’era alcun motivo per iniziare la guerra contro l’Ucraina perché l’espansione della Nato ai confini della Russia non era una minaccia alla sicurezza della Federazione non essendoci alcun rischio che le forze armate ucraine attaccassero la Russia. Né l’Occidente ha usato l'Ucraina come rampa di lancio per un attacco per procura alla Russia. Dunque nulla da prevenire.Prigozhin afferma che la Russia ha scatenato la guerra per l’ambizione di un gruppo di “bastardi incompetenti e corrotti”, che volevano saccheggiare le risorse dell'Ucraina dopo la sua conquista militare e la nomina di un regime fantoccio a Kiev. Gli oligarchi del Cremlino si sarebbero spartiti i beni materiali dell’Ucraina. “C'erano già furti diffusi in Donbas”, ha aggiunto, “ma volevano di più”.Il ministro della Difesa russo, Shoigu, e il Capo di Stato Maggiore Gerassimov hanno fatto tutto questo, conclude Pricozhin, ingannando il Presidente e pagandolo col genocidio del popolo russo.Prigozhin è un complice – testimone diretto, la classica voce dal sen fuggita. Conferma una verità nota e certificata da tempo a chi ha voluto sapere e capire.

Avrà pure i suoi pessimi motivi per essersi espresso così, ma dice una verità incontestabile che conosce dall’interno del Cremlino.Mi correggo, contestata solo da Travaglio, Santoro, Capuozzo, Telese, Ovadia, Vauro, Orsini, Montanari , Di Cesare, senza dimenticare una scorza di Salvini e uno schizzo di Schlein.

Un cocktail disgustoso preparato dal barman di Vulturara Appula, Conte.