Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
IL PROVINCIALISMO DEL SOVRANISMO.
Questi stralci dell’intervista a Matteo Renzi su la Repubblica di oggi spiegano bene la marginalità nella quale il governo Meloni sta portando l’Italia.
Dopo il prestigio mondiale di Draghi, siamo passati a una comitiva di incompetenti e rissosi, con una cultura di governo simile a quella di un merciaio da bazar in gita a Bruxelles. Che vergogna.
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Matteo Renzi, il golpe in Russia è una farsa?
«Eviterei giudizi affrettati. La politica estera non si fa con i tweet. E per capire cosa stia accadendo davvero in Russia ci vorrà tempo. Ma la debolezza di Putin è oggettiva. E clamorosa».
L'Italia che ruolo dovrebbe svolgere?
«Dovrebbe esserci e invece sono colpito dalla mancata telefonata di Biden a Giorgia Meloni. Ha chiamato Sunak, Scholz e Macron ma non la nostra premier. E una pessima notizia per l'Italia».
Come lo spiega?
«Da ex premier so che gli Usa quando chiamano interpellano i quattro paesi europei del G7, stavolta l'Italia è rimasta fuori. Non è un fatto di protocollo o di galateo. L'ordine mondiale si sta dissolvendo, e noi rischiamo di restare alla finestra».
E Meloni cosa dovrebbe fare?
«Farsi sentire, chiedere di essere coinvolta. Qui parliamo di Santanchè e di Minenna, questioni di serie B rispetto al nostro destino nel mondo. Il sovranismo purtroppo fa rima con provincialismo».
II Pd ha chiesto che Meloni riferisca in aula.
«Buona idea. Ma il Pd non ha una linea sulla politica estera. O meglio ne ha due: linea Guerini o linea Provenzano? Elly Schlein va a un gay pride alla settimana: sui diritti ha le idee chiare, sulla politica estera no».
Che fare allora?
«Occorre un'iniziativa diplomatica vera. Finora l'hanno presa il Vaticano, con Zuppi, e la Cina. Gli Stati Uniti hanno tutto l'interesse a negoziare con Putin debole, che è comunque più affidabile di un macellaio come Prigozhin».
Con Putin bisogna trattare adesso che è debole?
«Lo spazio che si apre ora va colto. Non farlo sarebbe un autogol».
Deve scendere in campo l'Europa?
«L'Europa è una grandissima idea politica ma l'Europa burocratica rischia di affossare il sogno dei padri fondatori. Il mondo va verso Est, la demografia ci condanna: ora è tempo di una iniziativa di Bruxelles».
Cosa intende?
«Armare Kiev è giusto, deve servire ad arrivare alla pace. E all'ingresso dell'Ucraina in Ue prima possibile. Su questi temi serve l'iniziativa politica anche dell'Italia. Roma torni protagonista in Europa anziché scappare con patetici rinvii come quello sul Mes».