Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
È fissata per domenica 9 luglio alle 21:30 in piazza Martiri della Romagna a Molina di Quosa la presentazione in anteprima di “Nomi senza cognomi”, la nuova uscita della case editrice pisana MdS. A firmare il volume, un’originale antologia di racconti che farà parte della collana ‘Cattive strade’, è Gabriele Santoni, già sindaco di San Giuliano Terme, che ha scelto la ‘sua’ piazza (Santoni presiede da anni l’associazione culturale Molina mon amour) per il debutto di un’opera che in gran parte di nutre proprio delle atmosfere e delle anime, del narrato e del quotidiano della vita di provincia.
I protagonisti delle storie di Santoni sono infatti, come suggerisce la prefazione, nomi senza cognomi, esponenti di quell’umanità “marginale e marginalizzata che trova il suo habitat naturale lontano dai palcoscenici dell’esistenza, dai riflettori delle vite da cartellone.
Uomini e donne del sottobosco urbano, delle periferie, ancor più spesso di paesi, piccoli centri, frazioni, fauna di un ecosistema laterale in cui le relazioni umane osservano regole d’ingaggio semplici nei modi e lasche nei ritmi, allontanandole alla frenesia della contemporaneità, dove tutto esiste per il tempo strettamente necessario per essere divorato”.
Sono racconti in cui “si respira un’aria di piazze, di bar, di cortili, di stie, di fossi, di sale da biliardo gonfie di fumo e di chiacchiere” che restituiscono “la storia in caratteri minuti e scritta in brutta copia di chi da decenni coltiva un’amicizia oppure un rancore, di chi cerca d’affrancarsi dalla monotonia della vita nella provincia più profonda, di chi viene sfiorato dalla Storia con l’iniziale maiuscola, ma pare lo stesso condannato a un ruolo da comparsa”.
Quelli disegnati da Santoni sono ora bozzetti, accenni, acquerelli e ora ritratti a tinte forti, ora sguardi ironici e affettuosi sul destino degli “ultimi di tutto il mondo e dei piccoli fiammiferai” e ora spaccati di vita vissuta, sprecata, tradita, sofferta.
A far da collante e filo rosso, il timbro dell’autore, “un uomo che sa ascoltare”, e che dunque “sa anche osservare. E chi sa fare l’uno e l’altro spesso, non sempre ma spesso, sa anche descriverli”, come scrive Stefano Renzoni nella sua nota di prefazione.
Appuntamento dunque al 9 luglio alle 21:30 a Molina di Quosa (ingresso libero) con Santoni e i suoi racconti, in un incontro che vedrà l’autore dialogare con Fabrizio Bartelloni - curatore della collana ‘Cattive strade’ ed editor del testo -, Chiara Bonelli e Stefano Renzoni.
Le letture saranno affidate ai “lettori ad alta voce” della biblioteca di “Molina Mon Amour”.