Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Questa volta erano 4 le generazioni presenti (la mia famiglia lo era con ben tre: io figli e nipoti), tutte legate alla scuola che le ha accolte fin da piccoli, amorevolmente e con un insegnamento esemplare. Rappresentavano gli “alunni-allievi” i piccoli (compassati), non ex ma di ruolo, che quest’anno frequentano la quarta e la quinta, quelli (timidi) che sono passati alle medie, tantissimi (gioiosi) che sono alle superiori, una bellissima ciurma (chiassosa) di ormai padri e quasi e in fondo, nel senso dell’età e della scelta del tavolino, nonni e (quieti) felici nostalgici.
Il fatto dell’allarme meteo ha fatto spostare all’interno del refettorio quello che era programmato nel grande piazzale esterno, cosa che all’inizio aveva creato una confusione di voci allegre, ma che poi si è trasformata in una vera “cena fra allievi”.
Le collaboratrici e collaboratori, interni e volontari, hanno svolto un servizio esemplare non solo perché erano presenti amici e parenti, ma con lo stesso naturale spirito di simpatia e dedizione.
Un ringraziamento particolare alle cuoche e, ovviamente, alle Sorelle francescane.
Alla prossima!