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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Edoardo Fanucci
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Umberto Mosso (A cura di BB, red VdS)
LA TERRA DEI CACHI.

4/7/2023 - 20:50


LA TERRA DEI CACHI.

 

Ma davvero qualcuno in possesso di intelligenza, competenza ed esperienza di lavoro vero può credere che per risolvere il problema del lavoro povero e dei bassi salari serva una legge che stabilisca un tetto minimo alla paga oraria?

L’unica voce fuori dal coro è quella di Italia Viva che, da più mesi, continua a dire che il problema del lavoro povero si supera con le riforme. Come quella fiscale, ad esempio. Prevista dal Pnrr era già pronta con Draghi.

La destra l’ha fermata e, poi, ha voluto perdere tempo a riscriverla copiandone, fortunatamente, pezzi interi. Il confronto, duro e sapiente, nel merito ha pagato. Italia Viva non firma stupidaggini, ma emendamenti concreti come quello che è riuscita a far passare in commissione, a modifica del testo del governo, sulla detassazione delle imprese che fanno partecipare i lavoratori alla redistribuzione degli utili. Soldi veri in busta paga, cancellando quelli che la destra voleva spendere per finanziare la flat tax incrementale, una follia irrealizzabile di campagna elettorale.

I massimalisti chiacchierano, i riformisti cambiano le cose, compresi i redditi da lavoro.Già oggi il 97% dei lavoratori inquadrati nei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) supera i 9 euro lordi l’ora che propongono PD, M5S, Verdi &Sinistra, Azione e + Europa.

Perché nella loro retribuzione, oltre al netto in busta ci sono anche, come da contratto, gli accantonamenti per il Tfr, la 13ma e per alcuni la 14ma, i buoni pasto, le ferie, gli straordinari e il lavoro notturno e altro a seconda delle contrattazioni di secondo livello. Tutte cose NON previste nella proposta dei 9 euro.

Dunque il salario minimo proposto dai demagoghi populisti non risolve il principale problema che dichiarano fieramente, quello dei bassi salari, perché il 97% dei dipendenti non avrà 1 euro in più da quella legge.

Si dirà che il salario minimo fissato per legge aiuterà il restante 3% dei lavoratori non coperti da contratto.

Ma per chi lavorano queste persone? Sono per lo più lavoratori dispersi in mille rivoli in gran parte ai limiti della legalità. Molti completamente fuori di essa. Aziende con contratti stipulati con sindacati di comodo, nati per comprimere salari e diritti i quali, in assenza di una legge sulle OOSS che stabilisca i criteri di effettiva rappresentatività dei lavoratori, “vendono” all’azienda che li usa la loro copertura legale.

Bisogna attuare l’art. 39 della Costituzione per regolamentare la rappresentanza sindacale e mettere fuori gioco i sindacati di comodo. Questo aiuterà a far crescere strutturalmente le basse retribuzioni. Oppure si tratta di persone pagate al nero, collocate infondo alla catena dei subappalti, magari elargiti da qualche capobastone che ha vinto, guarda un po’, una gara pubblica al massimo ribasso. Davvero qualcuno in grado d’intendere e di volere può pensare che serva una legge con un numerino per modificare d’incanto il rapporto di quel 3% di lavoratori coi loro datori?Il salario minimo può anche essere stabilito, ma deve scaturire da un rilancio della contrattazione sindacale, non dalla sua surroga burocratica che nasce solo dalla volontà di ripresa di una egemonia politica perduta che si tenta di recuperare con una misura anche tecnicamente inutile e al limite dannosa. Per non usare termini più forti la proposta di PD, M5S, Verdi e Sinistra uniti, Azione e + Europa, è una sfacciata e colossale presa in giro dei lavoratori più deboli. Inutile, se non controproducente, per chi lavora coperto da un CCNL, uno specchietto per le allodole per quelli che ne sono fuori.

La destra che fa? Guarda sorniona l’opposizione infilarsi da sola nel cul de sac.

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