Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Furti nei cimiteri: per l’amministrazione calcesana si è trattato di una polemica pretestuosa montata ad arte contro il Comune
Le forze dell’ordine hanno denunciato tre persone per i furti avvenuti in alcuni cimiteri, fra cui anche quello di Calci. «Ringraziamo tutti coloro che hanno preso parte alle indagini, ma rimaniamo allibiti da quanto è stato pubblicato su Facebook, nella pagina istituzionale del Comune di Calci» fa sapere Serena Sbrana, capogruppo di Uniti per Calci, che continua: «Neppure di fronte a fatti tanto gravi, quali i reiterati furti nel cimitero comunale, l'amministrazione riesce a evitare le polemiche. Un fatto inaccettabile. Il rispetto per i defunti e i loro cari, colpiti emotivamente più volte, nel corso degli anni, dalla depredazione delle tombe, avrebbe imposto di divulgare la notizia dell'individuazione dei presunti responsabili con il dovuto ringraziamento alle forze dell'ordine, ma niente di più. Invece si è voluto confondere l'aspetto che riguarda prettamente i cittadini, colpiti nei loro affetti più intimi, con quello delle indagini condotte dalle forze dell'ordine».
Il primo soggetto tenuto a evitare che si verifichino episodi così gravi è l'amministrazione comunale che — ricorda la Sbrana — «in tutti questi anni non è stata in grado di impedire i furti nei cimiteri con sistemi deterrenti. Ma non basta. Ora, infatti, la stessa amministrazione arriva a diramare un comunicato che, in barba a ogni logica di comunicazione istituzionale, parla di un caso "montato a arte" e di attacchi gratuiti e polemiche sterili contro il Comune».
Di chi sarebbero queste polemiche pretestuose? Dei cittadini, amareggiati e sconfortati dagli atti vandalici alle tombe dei loro cari, che oltre un anno fa hanno anche raccolto le firme per chiedere l'intervento del Comune? Di Uniti per Calci che ha raccolto le loro legittime lamentele chiedendo anche, nelle sedi istituzionali, l'impiego di telecamere e maggiore sorveglianza?
«L'amministrazione, invece di auto incensarsi, dovrebbe scusarsi non solo di non essere riuscita a impedire quegli atti ignobili, ma anche di questa esternazione assolutamente irriguardosa nei confronti di coloro che li hanno subiti e di coloro che li hanno denunciati. Di fronte a certi fatti bisognerebbe imparare a mettere in atto un decoroso silenzio e assumersi le responsabilità delle proprie mancanze» conclude la Sbrana.