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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Occhi ,occhiali e lenti a contatto
Parliamo di occhiali e distanze, compreso i computer

15/7/2023 - 16:29

Partiamo dal concetto che  per ogni distanza che consideriamo  “vicino” per i nostri  occhi,  dopo i 40/45 anni  avremmo bisogno di un occhiale  adatto a quella determinata distanza,  per vedere bene.
Consideriamo “vicino” tutto ciò che rientra nel perimetro dell’allungamento delle braccia.


Spiego meglio.
Ognuno di noi ha una particolare “postura”,  per esempio nel leggere un libro o un giornale.
C’è infatti chi  legge o fa le parole crociate sul tavolo della cucina, c’è  chi legge seduto su una comoda poltrona,  oppure chi legge al mare seduto su una sdraio, o chi legge a letto…etc.tec…
Da queste varie situazioni,  si riesce a capire, come  ognuna di queste distanze è diversa dall’altra.
Poi, ci sono anche  le distanze  per “vicino”, di un musicista, per esempio, che legge lo spartito ad una sua particolare distanza o di una massaia che in cucina deve vedere nello stesso tempo, il pane sul tavolo, il latte che bolle sul fuoco, il lavandino che si sta riempiendo di acqua.
Tutte distanze diverse  fra loro e che avrebbero bisogno ognuna di una lente  specifica .
Infine, abbiamo i computer, che ognuno tiene a una distanza diversa e a  una diversa altezza; chi lo tiene sulla scrivania,  chi su un supporto a distanza di braccio, chi ne ha due  o tre, da seguire  a varie distanze fra di loro, insomma , tutto ciò per far capire   che non esiste un occhiale per vicino che possa andare bene per tutte le distanze che abbiamo enunciato.


Direte voi :
ma per acquistare un occhiale utile alle mie necessità che devo fare ??? e quanti occhiali mi occorrerebbero???
Non c’è da allarmarsi!!!

Andiamo avanti.
Per spiegarlo, in maniera più chiara possibile, prendiamo  in esame un uomo o una donna  di circa 50/55 anni “emmetrope”  (che non ha correzione da lontano perché vede bene)  e che durante il giorno, ha necessità di  svolgere i lavori alle  diverse distanze cui abbiamo fatto cenno.
Partiamo  dalla lettura di un libro o di un giornale,  a letto.
Sicuramente questa è la “distanza  più “vicina”, più prossima, per chi legge da vicino : una distanza che può configurarsi sui 25 cm circa.
In base a delle regole fisico-scientifiche che sarebbe troppo lungo spiegare in questo articolo (ma lo faremo presto) diciamo che questa ipotetica persona abbia bisogno di un occhiale per leggere a letto di  + 2,50 diottrie.


Pensiamo ora che questa ipotetica persona, si alza al mattino e voglia leggere il giornale  sul tavolo, o in poltrona, o su una sedia.
La distanza di lettura ovviamente aumenta e si può parlare di 40/50cm  circa.
Aumentando la distanza di lettura,per quelle famose regole dette prima, per avere una visione chiara  del giornale, a quella stessa persona, occorrerà un occhiale più leggero, che possiamo quantificare in circa +1,75 diottrie.


Veniamo ora a colui che suona un ipotetico strumento ,come un violino.
La distanza fra lui/lei e il  leggio, sarà approssimativamente di circa un metro, al che gli/le occorrerà un occhiale ancora più leggero, che possiamo quantificare in circa +1,00 diottria.
A questo ipotetico suonatore possiamo assimilare anche il lettore di computer che ha il visore in genere alla distanza di  circa un metro.
Quindi correzione di + 1.00 diottria anche per lui.
Solo nel caso in cui avesse un portatile sulla scrivania ,  più vicino del classico metro, potrebbe avere bisogno di +1,50 diottrie di correzione.


Tutto questo, per far capire che quando si acquista un occhiale per vicino  è sempre importante dire all’oculista  o all’optometrista (ottico misuratore di vista)  per quale distanza  ci occorre l’occhiale.
Avrete certamente notato,  che man mano che la distanza tra occhio e piano di lettura aumenta, la correzione diventa sempre più leggera……..mentre diventa sempre più forte, man mano che la distanza tra occhio e piano di lettura si avvicina.
Vorrei che fosse chiaro il fatto che le diottrie cui io mi sono riferito nei vari casi, sono puramente casuali e non frutto di particolari calcoli matematici.
La cosiddetta “pratica” è quella cui ho fatto ricorso, per rendere piu’ comprensibile il discorso.


Il discorso computer, sarà ripreso nei prossimi articoli, soprattutto  in merito alle radiazioni che vengono emesse dallo schermo e che possono affaticare e infastidire gli occhi di chi vi lavora per ore e ore: per questo esistono infatti lenti specifiche.


Venanzio Fonte
Ottica Vision 2002 (Pontasserchio)

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