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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Circolo ARCI Migliarino-6 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Amici della Terra Versilia
COMUNICATO SU NUOVO PIANO INTEGRATO RISPOSTA AL PRESIDENTE BANI

25/7/2023 - 8:34

COMUNICATO SU NUOVO PIANO INTEGRATO RISPOSTA AL PRESIDENTE BANI

 

La mancanza di chiarezza e trasparenza è terreno fertile per “le mistificazioni della realtà”. Per questo motivo, Amici della Terra Versilia e il Coordinamento Ambientalista ApuoVersiliese ritengono importante fare delle precisazioni sulle esternazioni del Presidente Bani circa il Piano Integrato del Parco MSRM. - Le “aree contigue” non fanno parte della superficie del Parco come stabilisce la legge nazionale sulle aree protette che non è modificabile a livello regionale, - le “aree esterne” non sono “aree contigue”, perché sono parte integrante della superficie del Parco essendo funzionalmente connesse alle “aree interne”, come riportato nell'articolo 1 della legge istitutiva del parco - Il “mitico parere” dell'avvocato D'Antone, come definito dal presidente Bani, dice infatti che le “aree esterne” non possono diventare “contigue” se non si cambia la legge istitutiva, cosa che può essere fatta dal Consiglio regionale “in sede di approvazione del piano stesso” “per giustificati motivi conseguenti all’assetto generale risultante dal piano territoriale” - Vorremmo sapere quali possano essere i “giustificati motivi” che portano a ridurre la l'attuale superficie del Parco di oltre 8.000 ettari (oltre il 35% !!!), trasformando le “aree esterne” in “aree contigue”. Visto che anche il Comitato Scientifico ritiene: “insufficiente la porzione di territorio inclusa nell’”area parco” secondo l’attuale proposta di perimetrazione. Specialmente in un momento storico in cui sia a livello globale, sia europeo, che anche a livello di politiche regionali toscane, si invoca un aumento dell’estensione delle aree protette rispetto alle attuali, appare infatti inconcepibile e inspiegabile non includere nell’area protetta porzioni di territorio di elevato interesse naturalistico, attualmente relegate ad “area contigua”. E cosa dire degli articoli 9 e 41 della nostra Costituzione che considerano la tutela dell'ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali un principio fondamentale della nostra Repubblica come la libertà, la dignità umana e la salute? - Contro la riduzione della superficie del Parco, con una lettera aperta inviata nel gennaio 2022 al Presidente Giani, e all'allora ministro Cingolani

(https://www.fisna.it/wpcontent/uploads/2021/12/lettera_aperta_Migliarino.pdf ) si è espressa anche la Federazione Italiana di Scienza della Natura e dell'Ambiente, costituita da 20 società scientifiche italiane, dall'Unione Zoologica Italiana alla Società Botanica Italiana, dalla Società italiana di Biogeografia alla Associazione Antropologica Italiana. - La tutela dell'attuale superficie del Parco è stata richiesta con forza anche nelle oltre 600 osservazioni raccolte negli 11 incontri del percorso partecipativo realizzati. Chiediamo alla Regione: - che le “aree contigue” vengano realizzate senza ridurre la superficie attuale del Parco; - che sulle “aree contigue”, da istituire all'esterno dell'attuale territorio del Parco, valga la pianificazione del Parco, come stabilisce l'art. 124 della legge regionale sulle aree protette, citato dal presidente Bani; - che sia fermata ed invertita l'attuale deriva di smantellamento delle aree protette e delle aree verdi resilienti che emerge non solo dal Nuovo Piano del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli ma anche dal nuovo Piano delle Apuane, dal Piano Antincendio del Litorale Pisano e da altrettanti progetti previsti lungo la costa come l'Asse di penetrazione a Viareggio, la base militare di Coltano, La Darsena Europa a Livorno. Antonio Cederna, nel 1974, sulle pagine del Corriere della Sera descriveva lo scempio che ci sarebbe stato se la Regione Toscana avesse dato il suo assenso ad un piano di lottizzazione di un milione e mezzo di metri cubi lungo il litorale Pisano. A 49 anni di distanza la storia sembra ripetersi in peggio senza alcun rispetto di quanto contenuto nelle norme

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