Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
IL BALLO DELL’ORSO CALENDA.
In questo Paese, dove la politica andante è chiacchiera inutile, purtroppo ci si deve occupare ciclicamente anche di Carlo Calenda.Visto il personaggio occorre, però, farlo riducendo all’osso gli aggettivi che, per me, si riducono ad uno solo, gli altri sono materia di diagnosi dei professori Recalcati o Crepet. Calenda è semplicemente un bugiardo.E’ tutta sua la responsabilità di avere interrotto il percorso del Terzo Polo. Lo dimostra ciò che è avvenuto dopo il suo abbandono. Mentre Italia Viva prosegue il lavoro di costruzione del soggetto politico nuovo che unisca i riformisti, indicando già oggi la casa comune europea in Renew Europe, Calenda si trascina nell’ambiguità politica nazionale ed europea, con proposte episodiche, tutte di rimessa sui temi di altri, sia a destra che a sinistra.Unica costante la ripresa delle bugie su Renzi e Italia Viva.
E’ diventato la macchietta del circo mediatico, convocato dall’establishment televisivo che lo esibisce, come il ballo dell’orso nelle fiere medievali, ridicolo nella sua boria acida, considerando che altri e non lui dopo lo spettacolo va a raccogliere i resti col piattino.Bugiardo. Perché non è vero che Renzi non volesse sciogliere Italia Viva, dato che nel documento che il giorno della rottura si sarebbe firmato era stabilita anche la data dello scioglimento, il 29/10/23, data conclusiva del congresso unitario nel quale sarebbe nato il partito nuovo ed eletto il segretario nazionale.Perché è falso che Renzi non volesse girare i soldi di Italia Viva al partito nuovo, dato che nello stesso documento si era convenuto che i due partiti originari avrebbero contribuito al 50% di tutte le spese (come fatto fino ad allora, comprese le campagne elettorali di Calenda).
E’ falso che Renzi non volesse la norma sui conflitti di interesse, dato che Italia Viva aveva voluto estenderla non solo al livello nazionale, ma anche a tutti quelli territoriali utilizzando il codice etico del Parlamento europeo.
E’ falso che Renzi si sarebbe candidato a segretario del partito nuovo, volendo che il congresso fondativo fosse democratico, dal basso e avendo sempre escluso una sua candidatura.
E’ falso che la direzione del Riformista fosse un problema, lo dimostrano i twitter con gli auguri di Calenda, o che il problema fosse la Leopolda, perché la Leopolda si è sempre fatta, da quando Renzi era sindaco e caratterizzata come spazio di libertà elogiato anche da Calenda quando partecipò.
E’ falso che ci fossero problemi politici irrisolti o irrisolvibili dato che non c’è stata una sola scelta politica del Terzo Polo che non sia stata presa in modo condiviso.Perché la rottura? Io ho la mia opinione, del tutto personale. L’uscita di Calenda dal PD e la decisione di fondare Azione, avvenuta dopo la costituzione di Italia Viva, mi sembra pensata per danneggiare Renzi col tentativo di tagliargli l’erba sotto i piedi.La lungimiranza politica e la pazienza di Renzi stavano vanificando questo tentativo che, con la fondazione del partito nuovo sarebbe fallito. In un congresso democratico, anche con l’autoesclusione di Renzi dalla segreteria, Calenda ha capito che avrebbe perso.Missione fallita e rottura improvvisa, immotivabile pubblicamente. Così ,ora, Calenda ha iniziato il giro lungo di ritorno di alla base. Quale? Lo scopriremo presto alle europee quando Calenda deciderà di non correre con Renew Europe, che invece sarà il battesimo europeo e italiano del Terzo Polo.Intanto Calenda rispolvera la polemica antirenziana. Le sue falsità fanno comodo comunque, come un accredito a sinistra e un favore alla destra.
La ripresa dell’accanimento contro Renzi e Italia Viva, il suo oscuramento nei media TV e non (si citano solo Azione e Calenda che blatera contro Renzi) ci dicono che i bipolaristi hanno paura che il Terzo Polo nasca e si affermi. E Calenda, col suo ballo dell’orso nella fiera mediatica, è un di cui di questa paura. Ma c’è ancora una strada per il Terzo Polo ed è quella indicata da Renzi e Italia Viva. I riformisti coi riformisti, gli altri continuino a rimestare negli stessi mappazzoni.