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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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A cura di Erminio Fonzo
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Marina di Pietrasanta, 20-22 agosto
Una significativa conferma per la pittrice Gavia con la mostra "INFUTURARSI"

27/7/2023 - 16:29


Una significativa conferma per la pittrice Gavia con la mostra "INFUTURARSI" alla Versiliana.
 
Interessante appuntamento con la nota pittrice Gavia, che espone un nuovo ciclo pittorico durante VersilianaFestival 2023.
 
Il tema affrontato nella mostra, dal titolo "INFUTURARSI", è l'eterno divenire di tutte le cose, l'eterna vertigine che tutto travolge, un emozione fluida inarrestabile.
 
L'artista fa un analisi introspettiva e mostra anche il Suo Divenire, proponendo una immersione in un percorso senza sentieri, un viaggio seducente tra le emozioni.
 
Le opere senza titolo sono piccole tappe, incontri con la sua poetica, invitando il visitatore a sentire prima di capire, a vedere prima di interpretare.
 
GAVIA è lì, a stupirsi con voi.
 
Gavia ha iniziato a dipingere da bambina e della bambina ha conservato tutto l'entusiasmo di fronte al colore, alla tavolozza, alla tela bianca.
 
Dai primi anni ' 90 Gavia ha esposto in numerosissime collettive e personali in Italia e all'estero, spesso sotto l'alto patrocinio di enti culturali e Istituzioni pubbliche, ottenendo importanti premi e riconoscimenti ed avviando significative collaborazioni.
 
Le sue opere sono oggi raccolte presso prestigiose collezioni pubbliche e private.
 
L'espressione e il contenuto delle opere di Gavia sono descritti con molta precisione e profondità da Stefanio Benedetti, di cui riportiamo la recensione:
 
"Una rosa, un ventaglio, un paesaggio marino, un tramonto, un oggetto della quotidianità e spesso anche sé stessa, la sua immagine, sono i motivi dove si concentra la creatività dell’Artista.
 
Ed i contorni a volte sono definiti solo dal colore, altre volte le immagini non sono affatto realtà tangibili ma solo espressioni del suo senso di percepirle.
 
Eppure rimane sempre presente questo suo forte senso di devozione che prova nella rappresentazione, nel suo immergersi in un desiderio di figurare ogni soggetto in quanto meraviglia del creato, in quanto espressione di pura vita.
 
Una coscienza pittorica visiva armonizzante ed appagante dove si riesce ad abbracciare uno scenario che ci evoca riflessione precisa di equilibrio, forza di evocazione e certezza dell’essere.
 
Ma non è esattamente così, ovvero non è questo il solo intento, non sappiamo quanto conscio o inconscio dell’artista.
 
La mancanza assoluta dello sfondo su cui le immagini si stagliano, l'alternarsi del colore intenso in un tenue quasi spropositato contrasto cromatico, l’insistere sul particolare che diventa sub-oggetto espressivo, la presenza a volte dell’autoritratto di sé o di una parte di sé, ci conducono verso un'inquietudine che ci avvicina alla profonda insistente autoricerca di introspezione dell’Artista.
 
L’Artista vuole per forza parlare, vuole rivendicare, vuole insistere sulla nostra attenzione che ella pretende affatto superficiale e distratta, ed a volte vuole persino gridare, ma sempre con un pudore e una serenità disarmanti.
 
A quel punto, segno, colore, tratto, immagine definita, passano in secondo piano di fronte alla realtà che muove il tutto, e si trasformano in simboli di vissuto, di vissuto lontano o presente eppur sempre carichi di passione, desiderio e sofferenza.
 
Ed ecco che appare chiara l’intenzione omnia, espressa attraverso una poesia pittorica che non adotta parola artistica chiara, delineata, visibile, comprensibile da subito, ma la cela nel profondo desiderio di mettersi in discussione e di voler affrontare il proprio limite o la propria esperienza affettiva attraversandone i suoi luoghi più intimi e sofferti persino dolorosi.
 
Ogni oggetto ci parla dell’artista e l’artista parla dentro ogni oggetto e ce lo dice, ce lo sussurra, in maniera suadente, in maniera spirituale, criptica al punto che prima dobbiamo passare da dentro noi stessi, per riceverne in cambio un sentimento che ci appartenga.
 
Un sentimento che non pretende risposta alcuna, ma che rivendica la sua assoluta, semplice o complessa esistenza di fronte alla realtà, di fronte a ogni giudizio, di fronte alla pieghe del tempo vissuto e passato inesorabilmente.
 
La pittura di Gavia, una pittura priva di limiti, priva di retorica, perché l’Artista non si pone alcun limite di fronte a noi, si lascia andare con forza persino rischiando; questo è ciò che vuole, la sola cosa che pretende, che pretende di sé, come motivo unico per creare arte." 
 
La mostra si svolge all'aperto nel Parco delle Ninfee, con una struttura inattesa, e si terrà dal 20 al 22 agosto, orario 10-22 con ingresso libero.
 
Domenica 20 agosto, alle ore 17, si terrà la presentazione della mostra con l'intervista a cura del critico Ludovico Gierut e con l'intervento della storica Marilena Cheli Tommasi 

 
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