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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Rapunzel, Rapunzel, let down your golden hair…

3/8/2023 - 9:16


Io in realtà, tanti tanti anni fa, sentivo queste parole: Repanzol, Repanzol let daun ioar golden eir e capivo perché avevo letto una fiaba dove queste parole le facevan dire alla strega e al principe:
"Oh Raperonzolo, sciogli i tuoi capelli che per salir mi servirò di quelli."
Così scrivevano i Fratelli Grimm nella loro novella di Raperonzolo (che poi era una donna).
Io scendo raso terra e ci trovo un’erba detta Raperonzolo o semplicemente "campanella".
La pianta è molto apprezzata in cucina. Si utilizzano le sue radici, crude o cotte, dal sapore dolciastro, mentre le foglie basali, dal piacevole gusto amarognolo, vengono consumate con altre erbe per frittate, zuppe, sformati e insalate. Con i fiori si possono decorare misticanze e insalate crude.
Nelle radici, nelle foglie e nel fiore, sono contenuti flavonoidi, vitamina C e sali minerali.
Da sempre nella medicina popolare, venivano usati i fiori per infusi e gargarismi, le foglie per impacchi sulle verruche e se ne apprezzavano soprattutto le proprietà diuretiche e digestive.
Le radici contenenti ‘inulina’, possono essere consumate anche da chi soffre di diabete.
Il nome scientifico della pianta, proviene dal diminutivo latino della parola ‘campana’, che descrive la forma del fiore, mentre il termine specifico ‘rapunculus’, sempre derivante dal latino ‘rapa’ allude alla forma della radice della pianta.


Buon appetito a stomaci provati e a quelli delicati.

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4/8/2023 - 15:38

AUTORE:
Jon

Ai, ai, ai!!! Signor Chiube mi è caduto sul The Bird!
Come disse l'oramai lontano Buongiorno, alla signora Longari, durante una delle trasmissioni di Rischiatutto.

Si è sempre tentati, in fondo, di mantenere la propria lingua al primo posto.
Eppure è evidente, ereditiamo lingue, che pur non amandole, si stampano nel nostro DNA, e più ci abbandonano.

Comunque vada,nessuna operazione chirurgica, né culturale né linguistica, potrà mai recidere la nostra meravigliosa lingua Italiana.

So, it’s only fair Chiube!!!

3/8/2023 - 19:29

AUTORE:
il raccoglitore di tuttunpò...

Margherita è una bugia,
Margherita amica mia
Margherita non lo sa
Che la vita è tutta qua…ecc.ecc

Così cantava Dori Ghezzi nel 1983, ma la nostra Margherita, quarant’anni dopo, lo sa perfettamente e commenta piacevolmente i miei articoli (qui si lavora in cooperativa senza intromissioni di parte). Le radici ti posso assicurare che sono buonissime, le ho fatte lesse, il problema è la rarità nelle nostre zone del raperonzolo, ovviamente manca la varietà montana, ma non importa, ne abbiamo a decine di erbe selvatiche commestibili.
Alla prossima allora e non aver paura di azzardare gusti nuovi.

3/8/2023 - 13:54

AUTORE:
Margherita

Spinta dalla mia consueta curiosità ho trovato che ci sono due tipi di raponzolo o raperonzolo: quello di campo che hai mostrato nella foto e quello di roccia che cresce a nord-est delle nostre Alpi, entrambi sono perenni ma mi sembra di capire che le radici, da cui prendono il nome, siano commestibili soltanto quelle di campo in quanto hanno un fittone abbastanza corposo da giustificarne l'estrazione.
Io come al solito non ho mai consumato nulla di questi prodotti spontanei perche' temo sempre di intossicarmi ma con una guida esperta mi piacerebbe raccoglierli e assaggiarli.