Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
MARCO FORTIS
Docente di Economia Industriale e Commercio Estero presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Cattolica di Milano. Membro del Comitato Scientifico del CRANEC dell’Università Cattolica di Milano.
Il Riformista 8 agosto 2023
Chi non avesse dimestichezza con la storia del Jobs Act italiano e ricorresse a Wikipedia per saperne qualcosa, almeno a grandi linee, leggerebbe che: il provvedimento fu introdotto dal governo Renzi per ridurre la disoccupazione stimolando le imprese ad assumere; fu giudicato molto positivamente dalle istituzioni economiche internazionali come il FMI, la Banca Mondiale, la Banca Centrale Europea e l’OCSE; in Italia fu aspramente criticato da più parti, tra cui, oltre ai partiti di opposizione e diversi esponenti dello
stesso PD, alcuni sindacati come CGIL e UIL.
Viene ricordato che secondo alcuni studi “il nuovo contratto a tutele crescenti introdotto dalla riforma ha effettivamente prodotto un aumento dell’occupazione, distinto da quello dovuto agli incentivi alle imprese”.
Tra le più forti critiche all’epoca mosse al Jobs Act, tuttora sedi-
mentate nelle pieghe dell’immaginario collettivo e perduranti in alcuni commenti di stampa e nella visione di alcuni partiti, tra cui il M5S e il PD di Elly Sclein, vi è stata quella secondo cui rispetto al regime precedente con le nuove misure varate dal governo Renzi, il lavoro in Italia sarebbe divenuto più precario e, una volta finite le decontribuzioni temporanee per le assunzioni permanenti delle imprese, vi sarebbe stato un calo dei posti di lavoro a tempo indeterminato.
La realtà è che niente di tutto ciò è avvenuto, non si è verificata
nessuna ondata di licenziamenti selvaggi e se guardiamo ai dati
possiamo invece constatare che il mercato del lavoro italiano ha
fatto enormi progressi dal 2014 in poi.
Tra marzo 2014 e giugno 2023 il numero di dipendenti a tempo indeterminato creati è stato di 1,7 volte superiore al numero di dipendenti a termine creati in più. Nello stesso periodo, poi, si è anche più che dimezzata la cronica emorragia dei posti di lavoro indipendenti (artigiani, negozianti, professionisti, ecc.) rispetto al decennio precedente. In conclusione, i dati attuali del mercato del lavoro italiano sono di gran lunga migliori, pur incorporando nel nostro Paese un’area problematica come quella del Mezzogiorno, dove è stato fatto nel recente passato anche un ampio ricorso al reddito di cittadinanza ma senza un efficace accompagnamento al lavoro.
Durante gli anni del Jobs Act tutti i tassi di disoccupazione macroregionali sono tutti diminuiti sensibilmente, incluso quello del Mezzogiorno. Rispetto al primo trimestre 2014 il tasso di disoccupazione del Nord è diminuito di 4,3 punti percentuali; quello del Centro di 5,2 punti percentuali; e quello del Mezzogiorno di 5,9 punti percentuali.
Sarà per questo, per cui ne parlano tanto... insultano offendono, ma nessuno, dal 2014 in poi quella legge l'ha mai toccata?