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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Matteo Renzi
Orgogliosi di essere quelli là, quelli del Jobs Act.
Jobs Act: i numeri della realtà smontano slogan e balle

9/8/2023 - 19:44

Orgogliosi di essere quelli là, quelli del Jobs Act.
Jobs Act: i numeri della realtà smontano slogan e balle
Matteo Renzi — 8 Agosto 2023

I numeri che trovate qui accanto sono numeri, sono fatti, sono macigni. Sono numeri, indiscutibili: il professor Marco Fortis è noto per il suo rigore scientifico e il puntiglio accademico. Sono fatti, immodificabili: rappresentano il cammino che ha fatto il mercato del lavoro nell’ultimo decennio, da quando cioè scegliemmo di intervenire con una misura finalmente organica.
Sono macigni, inamovibili: dimostrano che finché la sinistra non farà i conti con il JobsAct non sarà mai credibile nel pronunciare la parola “lavoro”. Ci è stata costruita addosso una narrazione populista: siamo stati dipinti come quelli che non vogliono il lavoro stabile e ben pagato ma che hanno permesso l’occupazione precaria e lo sfruttamento. La più grande panzana della storia politica italiana recente assieme all’abolizione della povertà per decreto.
Che il lavoro sia profondamente cambiato, in Italia e nel mondo, non lo abbiamo deciso noi. Noi abbiamo aumentato i lavori a tempo indeterminato e abbiamo messo in tasca al ceto medio mille euro netti all’anno, i celebri 80€. Dunque noi abbiamo dato più sicurezza e più soldi. E il Jobs Act è stato molto altro, a cominciare dal divieto delle dimissioni in bianco, pratica squallida che noi abbiamo vietato come era sacrosanto fare.

Ma la sinistra estremista ha capito che l’unico modo per sconfiggere il riformismo era mettere in circolo bugie e fakenews, aggressioni personali sui social e nelle piazze e narrazioni strappalacrime contro gli sfruttatori. Il Jobs Act è diventato il nemico da abbattere. Il totem da bruciare. Lo scalpo da ottenere. Fateci caso: chi attacca il Jobs Act non ha la minima idea dei numeri del Jobs Act. Non accettano mai un confronto sui dati perché possono andare contro di noi, ma non contro l’ISTAT.
E allora diciamolo, anche in vista delle Europee.

 Noi siamo orgogliosi di essere quelli là, quelli del Jobs Act. Perché è stata l’unica misura capace di creare oltre un milione di posti di lavoro. Chi è contro il Jobs Act vive di slogan, non di numeri. Vive nell’odio di classe, non nella realtà.


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9/8/2023 - 23:53

AUTORE:
Massimo

...tu non legga la Voce del Serchio. Comunque, informati all'Istat per i numeri e alla Corte Costituzionale per le sentenze, sembrano avere idee diverse dalle tue.